(Manola Moslehi) Per interpretare i vostri personaggi vi siete confrontati con qualche detenuto, qualche agente penitenziario?
(Toni Servillo) “No, li abbiamo frequentati durante la lavorazione, perché alcuni attori non professionisti sono anche ex detenuti e alcuni figuranti sono dei veri sorveglianti. Abbiamo lavorato a lungo, come non accade spesso, con gli sceneggiatori e con il regista. Il vero protagonista visivo, comunque, è il carcere”.
(MM) Era la prima volta che lavoravate insieme. Voglio sapere i pregi l’uno dell’altro…
(TS) “Ho sempre ammirato molto Silvio per la straordinaria naturalezza”.
(Silvio Orlando) “Toni, in questi ultimi 10/20 anni, è diventato un punto di riferimento per tutti noi, per il suo rigore, le sue scelte”.
DI SEGUITO L'INTERVISTA COMPLETA:
Ariaferma racconta di una guardiacarceraria e di un detenuto che instaurano, sorprendentemente, un rapporto.