Poco dopo il “Buon viaggio papà” diffuso da Alberto Angela, Laura Pausini ha dichiarato: “Riposa in Pace caro Piero, un uomo che ha sempre avuto tutta la mia stima e ammirazione, un italiano di cui sarò fiera per sempre. Condoglianze a tutta la famiglia con sincero affetto”. Eros Ramazzotti ha detto "Arrivederci ad un grande, l'immagine più bella dell'Italia. Ciao Piero".
I Pinguini Tattici Nucleari sono tra i primi a ricordare il divulgatore con un sentito messaggio: “Fin da piccoli Superquark è sempre stato un appuntamento immancabile per noi sei, così come per milioni di altri in Italia. Non era solo una questione di cultura o conoscenza: ci hai insegnato lo spirito critico. Hai rappresentato un modo alternativo di fare televisione. Le volte in cui ti sei messo al piano in trasmissione ci hanno entusiasmato, perché era come se in qualche modo stessi avvicinando il nostro mondo al tuo. Ti sei sempre battuto con il Cicap, il comitato italiano per il controllo delle affermazioni sulle pseudoscienze, per farci capire che il paranormale non esiste, che le ‘presenze’ non esistono. Ci perdonerai però se continueremo a sentirti vicino per sempre. Ciao Piero”.
Se Paola Turci parla di un “dispiacere immenso” per la morte di Piero Angela, Annalisa - appassionata anche di fisica già da prima della laurea - lo ha ringraziato per essere stato un divulgatore straordinario e lo ha citato: “La creatività è soprattutto la capacità di porsi continuamente domande”.
Francesca Michielin, fan dichiarata di Piero Angela, ha condiviso la sua ultima lettera rivolta alla “famiglia” di Superquark, come ha fatto anche Marco Mengoni: “Cari amici, mi spiace non essere più con voi dopo 70 anni assieme. Ma anche la natura ha i suoi ritmi. Sono stati anni per me molto stimolanti che mi hanno portato a conoscere il mondo e la natura umana. Soprattutto ho avuto la fortuna di conoscere gente che mi ha aiutato a realizzare quello che ogni uomo vorrebbe scoprire. Grazie alla scienza e a un metodo che permette di affrontare i problemi in modo razionale ma al tempo stesso umano. Malgrado una lunga malattia sono riuscito a portare a termine tutte le mie trasmissioni e i miei progetti (persino una piccola soddisfazione: un disco di jazz al pianoforte…). Ma anche, sedici puntate dedicate alla scuola sui problemi dell’ambiente e dell’energia. È stata un’avventura straordinaria, vissuta intensamente e resa possibile grazie alla collaborazione di un grande gruppo di autori, collaboratori, tecnici e scienziati. A mia volta, ho cercato di raccontare quello che ho imparato. Carissimi tutti, penso di aver fatto la mia parte. Cercate di fare anche voi la vostra per questo nostro difficile Paese. Un grande abbraccio, Piero Angela”.