Da questa esibizione si può dedurre che, con Lucio Corsi, ci sarà l’inseparabile amico e chitarrista, Tommaso Ottomano. L’artista della Maremma potrebbe cominciare a suonare e cantare “Volevo essere un duro”, seduto al pianoforte. Poi, potrebbe alzarsi, imbracciare la chitarra e raggiungere il centro della scena nella seconda strofa. Prima del ritornello finale, potrebbe prendere l’armonica e fare un assolo, regalando un momento unico all’Eurovision. Di solito, alla manifestazione canora non sono previsti strumenti dal vivo. Come nei concerti nei club, alle spalle, Lucio Corsi potrebbe avere due altoparlanti retrò.
Chi seguirà la serata finale di sabato 17 maggio in TV vedrà applicato un filtro color seppia alle immagini. Questo effetto conferirà all’intera performance un’atmosfera Anni ‘70. Si vedranno anche i sottotitoli in inglese per coinvolgere emotivamente pure gli spettatori che non conoscono l’italiano.
Dopo Sanremo, Lucio Corsi ritroverà Topo Gigio a Basilea. Il topino ha ufficializzato la sua presenza in Svizzera per “sostenere” il cantautore, la “tradizione musicale” italiana e per leggere i voti italiani in diretta mondiale. Il pupazzetto sarà infatti il rappresentante speaker dell’Italia. “Sarà un onore e un privilegio!”, ha ammesso su Instagram. “Perché nonostante i numerosissimi anni che ho trascorso in giro per il mondo, dalla tv nordamericana a quella sudamericana, da quella giapponese a quella spagnola, il mio cuoricino batte sempre per la nostra splendida Italia!", ha aggiunto. “Fatemi un grosso in bocca al gatto!”, ha concluso, modificando l’espressione “In bocca al lupo”. Topo Gigio entrerà nella storia dell’Eurovision in quanto primo portavoce non umano.