Sarà ospite di RADIO ITALIA LIVE e domani terrà l'ultima data instore a Torino.
Nella classifica FIMI dopo Sanremo eri primo con un album uscito a ottobre! “Una grande soddisfazione. Volevo raccontare una storia a cui tenevo molto sul palco del Festival, ho svelato un'altra parte di me portando comunque me stesso: ho dato un colore che qualcuno non conosceva. Il brano contiene non una ma tante storie: è una realtà che non deve accadere. Non ho fatto una denuncia, ho raccontato una verità: è un inno alla vita, soprattutto nel finale, con la voce di Sherrita che esplode nel coro Gospel e canta di una vita che nasce. È una delle canzoni più intense che abbia mai scritto, per me è difficile scrivere questo tipo di pezzi, perché fa veramente male sentirsi sulla pelle una storia così. Fabrizio De André scrisse 'La canzone di Marinella' prendendo spunto da un fatto di cronaca: l'ho ascoltato tanto da piccolo, come tutti i cantautori e la musica in generale. Il videoclip è un piccolo film che ho scritto insieme al mio team, per rappresentare ancora di più la storia”
Al Festival hai duettato con Noemi e avevi il sostegno di Laura Pausini. “Noemi è una persona meravigliosa, ha la voce giusta per il brano e ha aderito a tante iniziative sul tema. Laura, come Nek, è una persona vera e genuina, oltre che una grandissima artista, questa è la sua forza: la stimo tantissimo, ho aperto il suo concerto e i suoi fan mi hanno accolto alla grande”
Per te Sanremo non era una novità... “Sono nato a Sanremo nel 2016, sezione Giovani, è stato il mio primo live, con 'Cosa resterà' scritta con Giulio Nenna, che anche quest'anno ha diretto l'orchestra per me: quel brano richiamava già alcune parti de La ragazza con il cuore di latta. Salire sul palco era una sensazione incredibile, un misto di paura, passione e amore. Mi sono sempre messo in gioco e lo farò sempre: cadere e rialzarsi continuamente, ho scelto di lottare”
Perchè hai intitolato il repack “Giovani per sempre”? “Rimarremo giovani per sempre, non smetteremo mai di crescere e di imparare. La curiosità non ci deve abbandonare mai per crescere e per mantenere allenata la vita, non si smette mai di imparare e scoprire cose nuove: questa è la ricchezza per l'uomo”
Nell'album ci sono diverse collaborazioni: Stash dei The Kolors, Vegas Jones, Mr.Rain... “Ho cercato persone che rappresentano realtà diverse, perché secondo me oggi la contaminazione è fondamentale: ci si trasmettono insegnamenti a vicenda. Li inviterò nei concerti, ma ci sarà anche un ospite speciale che non vi dico”
Quasi tutte le date del tour sono sold out. “La cosa più bella è vedere i concerti pieni di gente che cantano a memoria le tue canzoni: io divento parte di loro e loro di me. Il 5 aprile ci sarà il Forum: dopo il primo club tour, questi concerti saranno più grandi, con la musica dal vivo della mia band, ci sarà maggior cura per lo show, sto scrivendo alcune idee per lo spettacolo come se fossero un video. Mi piace guardare le persone negli occhi mentre canto”
Preferisci scrivere o cantare live? “Sono più a mio agio nello scrivere, a volte sembra un parto, scrivo molto la notte. La soddisfazione di esprimere un'emozione in un brano è qualcosa di incredibile. C'è qualche canzone che ho nel cassetto ma ho scritto due dischi in 3-4 mesi, ho bisogno di fermarmi e isolarmi da tutto, per ricominciare a scrivere. Ho scritto la prima canzone a 7 anni, ispirandomi ai cantautori ma la stracciai per buttarla via. Nell'adolescenza mi sono avvicinato al mondo street, usando la forma del rap e cantando insieme, con il tempo ho trovato la mia identità”
Una delle tue hit è Nera.“Mi ha fatto girare tutta l'estate, divertirmi e ballare: ogni tanto ci vuole. È un pezzo felicione”
Riguardi mai le tue esibizioni? “Non amo rivedermi, è una tortura cinese, ti accorgi di sbavature che altri non percepiscono neanche, a me sembra passato un secolo: se guardo come prendevo l'asta del microfono in mano ai tempi di 'Cosa resterà'... Però sono rimasto coerente, lavorando sempre su me stesso, ho ancora tanto da imparare”