DIODATO. Coez ha svelato di aver scommesso “tutti” i suoi soldi sul brano sanremese Fai rumore di Diodato: “È veramente una bella canzone, è scritta bene, ha un ritornello anche molto adatto a Sanremo e lui canta bene: sì, è vero, forse è la mia canzone preferita di Sanremo. Ci ho scommesso tutti i miei soldi? Non proprio tutti… (ride, ndr)”.
ACHILLE LAURO. Coez ha collaborato con Achille Lauro: ha apprezzato le performance e i costumi del collega? “Lui è sempre un po’ estremo, però io credo in lui, è un visionario da sempre, anche quando facevamo lo stesso genere, il rap: ci siamo distinti con delle cose diverse, lui adesso magari in una situazione come questa cerca di distinguersi più sull’estetica, però anche musicalmente ha sempre avuto il suo percorso. Gli auguro sempre il meglio”.
BOBBY SOLO. Coez ha dedicato un’Instagram Story a Bobby Solo al Festival di Sanremo 2020 con “Una lacrima sul viso”: “Devo dire la verità, ho fatto una Story, è stata anche un po’ fraintesa perché la figlia di Bobby Solo mi ha scritto: sembrava che lo stessimo insultando o prendendo in giro, in realtà nella mezzora in cui ho guardato Sanremo era quello che ha cantato meglio di tutti; ‘dall’oltretomba’ ha commentato il mio amico e collaboratore Biagetti e la figlia si è un po’ inalberata ma ci riferivamo al tono di voce grave, cioè proprio il vocione. Ha performato bene, è uno di quelli che canta meglio! Ne abbiamo visti tanti che non sapevano cantare l’altra sera…”.
CLAUDIO BAGLIONI. Coez, in attesa del tour di concerti nei festival estivi, ha inciso la cover di Via di Claudio Baglioni nei mitici Abbey Road Studios a Londra: perché proprio questo brano? “Dovevo scegliere una cover per un progetto digitale. Nel mio percorso ho fatto tante cover, dal rap di Fabri Fibra a Vasco Rossi fino all’indie di Calcutta, quindi una cosa che mancava forse nel mio repertorio era un pezzo più ricercato di un cantautorato storico e immortale: quello è il mio brano preferito di Baglioni. Una sera a Firenze dopo il tour abbiamo deciso di fare quella, siamo tornati a Roma, siamo entrati in studio per provare come poteva venire con un arrangiamento drum & base: facendola a Londra, abbiamo scelto anche quella veste. Ci è piaciuta e l’abbiamo portata all’Abbey Road!”.