News27 feb 2021

Bugo: il ritorno a Sanremo, la passione per la Juve e il mito di Vasco

“Quello che è successo con Morgan mi ha toccato, ma fa parte della vita”  

Tanta determinazione e tanta voglia di riprovarci: Bugo torna a Sanremo a un anno dall’episodio che gli è costato l’esclusione con Morgan. Anche di questo ha parlato l’artista #atupertu con la redazione di Radio Italia. La video intervista in vista del Festival è stata anche l’occasione per conoscerlo meglio: dalla sua passione per lo sport e per la lettura, all’evoluzione della sua musica in questi 20 anni, all’ammirazione incondizionata per il grande Vasco Rossi.

#atupertu con Bugo (Sanremo 2021)

Ho deciso di tornare al Festival: in primo luogo ho accettato l'invito di Amadeus, perché mi ha telefonato per chiedermi se volessi tornare. Io gli ho detto "Certo!" e scherzando gli ho detto: ‘Adesso per vent'anni ci torno tutti gli anni’. A parte gli scherzi, ci torno molto volentieri. Soprattutto sono contento della canzone, ad Amadeus è piaciuta molto e per me quello che conta è la canzone”, ha spiegato Bugo, raccontando anche com’è nato il brano che porterà in gara: “La canzone che porto al Festival si chiama ‘E invece sì’. I primi versi li ho scritti nel 2018, poi l'ho messa da parte e successivamente, quando Amadeus mi ha chiamato per invitarmi ancora al Festival, ho deciso di completarla e in poco tempo l'ho completata”.
Tornare al Festival significa anche lasciarsi alle spalle l’episodio accaduto l’anno scorso sul palco dell’Ariston con Morgan, che è costato ai due artisti l’esclusione dalla kermesse: “Ho vissuto l'esperienza del Festival 2020 con la voglia di far bene e con determinazione, come quest'anno. Quello che è successo ovviamente mi ha toccato ma fa parte di quello che è la vita, quindi ho cercato di affrontarlo nel modo più serio possibile, senza farmi coinvolgere dalle polemiche. Tutto quello che dovevo dire l'ho detto in una conferenza stampa dell'8 febbraio, il giorno dopo, e per il resto ho fatto silenzio stampa fino ad oggi”.
Il percorso musicale di Bugo ha da poco compiuto i suoi vent’anni e ha segnato la sua evoluzione come artista e come persona: “Io ho iniziato con la musica circa 20 anni fa, il mio primo disco è del 2000 e ovviamente in questi 20 anni la mia musica è cambiata come sono cambiato io, quindi si è evoluta. Alcune cose cono rimaste, alcune cose sono andate. Ho seguito la mia crescita come uomo e da lì, scrivendo, mettevo dentro alle canzoni quello che vivevo in base all'età, quindi alcune cose son rimaste e alcune cose se ne sono andate”.
Hugo è un artista molto riservato e della sua vita privata si sa poco. Abbiamo approfittato di questa chiacchierata per curiosare un po’: “Al di là della musica, io ho fatto per quattro anni l'artista visivo, è stata una parentesi. Mi piace molto lo sport e fin da quando sono piccolo seguo il calcio, seguo la Juve. Amo la mia famiglia, amo mia moglie e mio figlio, sono la cosa più bella che ho. Mi piace leggere, sono un grande lettore. Ad esempio, durante il lockdown ho letto tanto, anche perché si poteva fare ben poco. Sono queste le mie passioni”.
Ma la passione più radicata dell’artista è probabilmente quella per la musica del grande Vasco e lui non lo tiene nascosto: “Il mio ricordo più bello di Sanremo riguarda quando, anni dopo, ho visto la prima esibizione di Vasco nel'82. Io avevo nove anni nell'82 quindi non l'ho vista in diretta ma, quando o scoperto la musica di Vasco nel '90, quando mi hanno invitato a San Siro, da lì ho approfondito e quando ho rivisto quell'esibizione ho pensato che fosse veramente dirompente. Vasco per me è stato ed è ancora uno dei maestri, ma all'epoca fu proprio una chiave che mi fece pensare quanto fosse bello far musica e quell'esibizione per me rimane ancora adesso l'ultimo momento di svolta e di rottura, esagero, della musica italiana. Però non esagero neanche tanto, perché parliamo di uno che di rotture ne ha fatte veramente”.