#Venezia7809 set 2021

Claudio Santamaria a Radio Italia: “Anche io sono stato un emarginato”

L’attore fa il red carpet con la moglie Francesca (incinta). Le FOTO

Come già sapete, Freaks Out, di Gabriele Mainetti e con Claudio Santamaria nei panni dell’uomo-lupo, ha riscosso molto successo alla 78esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Freaks Out parla di quattro emarginati, la cui vita viene stravolta dalla guerra, la Seconda Guerra Mondiale. Così come i personaggi, anche Claudio Santamaria si è sentito un emarginato.
(Manola Moslehi) Ed ecco a voi l’uomo lupo...
(Claudio Santamaria) “Interpreto un uomo-lupo, pieno di peli, molto forte, che si esibisce in un circo in cui tutto è permesso e in cui la sua diversità può essere usata per mangiare. Quando questo circo viene bombardato, all’inizio del film, lui e gli altri perdono la loro casa. E quindi, inizia una disperata ricerca di una nuova casa in un periodo – Roma, 1943, occupazione nazista – discriminatorio. Fulvio, l’uomo-lupo, si ritroverà a fare i conti con la propria diversità, l’egoismo di salvare sé stesso, piuttosto che mettersi in gioco per aiutare gli altri e diventare un eroe”.
(MM) Ti sei mai sentito un emarginato?
(CS) “Assolutamente, sì. All’asilo mi chiamavano ‘Il bello addormentato nel bosco’, per il mio occhio a mezz’asta. Era motivo di sofferenza, per me. La forza poi qual è? E’ trasformare le proprie debolezze nei propri punti di forza. E gli occhi a mezz’asta sono diventati i miei punti di forza. Penso che ognuno di noi, comunque, si sia sentito un emarginato. Non è solo l’estetica o l’esteriore che ti rende diverso. Può essere anche un modo di pensare diverso”.
(MM) Quanto ci hai messo a prepararti fisicamente per interpretare l’uomo-lupo?
(CS) “Alle prove trucco ero molto preoccupato. Ci impiegavo quattro ore, a volte anche quattro ore e mezza. Una volta, per girare dentro i Fori Imperiali molto presto, mi sono svegliato alle 2. Mi hanno truccato per quattro ore. Alle 6/6.30 abbiamo iniziato a girare. 40 minuti per struccarmi. Nonostante questo, sono tornato a casa con i peli ancora addosso. Mia moglie, per scherzare, mi ha detto: ‘Amore, ti sei portato a casa il lavoro?’. Poi, nel letto, ho lasciato peli e colla. Ogni tanto, mi sveglio ancora, nel cuore della notte, pensando che il cuscino mi sia rimasto appiccicato. Comunque, per il film, ho indossato una tuta piena di peli. La consiglio a tutti coloro che vogliono perdere dai 7 agli 8 chili a settimana. E’ stata un’esperienza durissima. Pensavo che, nella mia vita, il film più difficile, dal punto di vista fisico, fosse stato Diaz, per il quale sono stato sotto il sole – 40 gradi – in Romania. Mi sono ricreduto”.
Claudio Santamaria, ieri sera (mercoledì 8 settembre) ha sfilato sul red carpet con tutta la delegazione di Freaks Out e con la moglie Francesca Barra, incinta.