VIDEO INTERVISTA #ATUPERTU18 nov 2021

Zucchero: "La voce di Mahmood vola. Elisa non voleva andare a Sanremo..."

Le storie dietro i brani di "Discover", da Bocelli che non era convinto di portare "Con te partirò" al Festival al duetto con Bono nato per "ammazzare il tempo" in pandemia fino alla cover di De André, da un'idea di Dori Ghezzi: ecco la clip della nostra intervista

Zucchero Fornaciari racconta le storie dietro le canzoni di "Discover", il suo primo album di cover in uscita il 19 novembre, a partire da "Luce (Tramonti a Nord Est)": Elisa diceva "non canterò mai in italiano e non andrò a Sanremo" salvo poi vincerlo, mentre quel "matto" di Andrea Bocelli non era convinto di portare "Con te partirò" al Festival. Se la voce di Mahmood "sa volare" in "Natural blues", il brano "Canta la vita" con Bono è nato "per ammazzare il tempo" durante la pandemia, la rilettura di "Ho visto Nina volare" - con un cameo virtuale di Fabrizio De André - è un''idea di Dori Ghezzi e "Fiore di maggio" è un grande pezzo da rivalutare: ecco la video intervista #atupertu con Sugar, dopo le parole spese per i Måneskin.
BONO. Adelmo Fornaciari in arte Zucchero svela innanzitutto com'è nata "Canta la vita" con Bono Vox, nell'album "Discover" da domani: "L'ho sentita per la prima volta su YouTube all'inizio del lockdown, lui aveva fatto un provino a casa sua che aveva pubblicato sui social dicendo appunto che si era ispirato a come noi italiani reagivamo a questo lockdown, cantando sui balconi, ecc. Era rimasto impressionato di come cercavamo di trasformare in positivo un fatto piuttosto negativo. Quindi mi è piaciuta la canzone e il testo soprattutto, perché parlava di questa situazione ma senza essere drammatico o patetico. L'ho chiamato e gli ho chiesto se gli piaceva l'idea che io facessi l'adattamento in italiano, senza pensare che magari doveva far parte di un progetto, semplicemente per ammazzare il tempo: quindi l'ho fatta così, quello era lo spirito. Poi adesso, quando ho deciso di fare l'album di cover, l'abbiamo riprodotta, riarrangiata ed è stata messa nel disco".

#atupertu con Zucchero (Discover)

MAHMOOD. Ecco perché il cantante è presente come ospite nella cover "Natural blues": "Ho sempre pensato fin dall'inizio, dalla prima volta che l'ho sentito, che Mahmood fosse molto dotato vocalmente, che avesse una voce molto particolare e soprattutto ho sempre considerato la sua voce soul, ha un fraseggio che vola, molto aereo, ed è molto talentuoso. Anche in studio è stato facilissimo lavorare con lui".
ELISA. A 20 anni dal trionfo di "Luce (Tramonti a Nord Est)" a Sanremo 2001, ora Zucchero ed Elisa la cantano insieme: "In quel periodo lei voleva cantare in inglese e Caterina Caselli invece voleva provare a farla cantare anche in italiano e a convincerla, perché aveva questa musica bellissima, appunto 'Luce', che la Caselli voleva presentare al Festival di Sanremo. Mi chiamò e mi disse 'Guarda Zucchero, sei l'unico che può far suonare l'italiano come in inglese, io ti manderei Elisa, così magari insieme fate il testo'. Lei arrivò e la prima cosa che disse fu 'Bè tanto io non canterò mai in italiano, tanto io a Sanremo non ci vado'. Dico: cominciamo bene, capito... Le ho detto, bè, fammi provare almeno, insomma, dal momento che sei qua, vai a fare un giro sul mare, poi dopo ritorna fra un paio d'ore, magari non mi viene niente. E invece venne l'inciso che a lei piacque ma poi disse 'Boh vabbè adesso non lo so, perché comunque sì mi piace ma io non ci voglio andare a Sanremo', insomma, lasciammo la cosa in sospeso. Poi io dovevo partire per San Francisco a fare il mio disco con il produttore Corrado Rustici e onestamente abbiamo saputo qualche giorno prima che avevano deciso di andare a Sanremo, quindi poi che vincesse nessuno ci pensava!".
MICHAEL STIPE. Nella tracklist c'è il messaggio universale di "Amore adesso", adattamento di "No Time for Love Like Now" di Michael Stipe (R.E.M.), che Zucchero ha cantato a Venezia in Piazza San Marco deserta: "Anche lì l'ho scoperta su YouTube quasi un mese e mezzo dopo aver sentito quella di Bono. Bellissima canzone: quando l'ho sentita ho detto, oh finalmente una canzone come non se ne sentono più. Anche lì ho chiamato Michael Stipe, gli ho chiesto se era d'accordo che io facessi la versione in italiano: lui gentilissimo. Poi per combinazione mi chiesero di far qualcosa in una piazza vuota a Venezia in Piazza San Marco e io feci quel brano lì, che ha fatto il giro del mondo perché era magico il fatto di essere solo in questa piazza bellissima. Michael Stipe era molto commosso, l'ha anche scritto sul suo Facebook. Ma anche lì non pensavo ancora cosa ne avrei fatto alla fine".
3 COVER ITALIANE. In "Discover", che Zucchero ha presentato in una conferenza stampa in cui ha avuto splendide parole per i Måneskin, spiccano alcune reinterpretazioni. Lui le spiega così:
- "Ho visto Nina volare" di Fabrizio De André. "Devo dare atto a Dori Ghezzi che aveva avuto l'intuizione giusta perché quando lei organizzò il tributo a Faber a Genova fu lei che mi disse 'tu per me dovresti fare Ho visto Nina volare perché è un brano che secondo me ti si addice, lo puoi fare tuo, perché comunque ha qualcosa di te dentro', il ritmo o non so cosa, e mi convinse a farlo e aveva ragione, perché piacque la mia versione e, quando lavoravo su 'Discover', l'ho riarrangiata e rivisitata e ho chiesto a lei di mandarmi la voce originale di Fabrizio: non volevo farne un duetto, in senso classico, volevo un intervento in un certo punto preciso che facesse emozionare e lo fa, almeno io che l'avrò sentita mille volte, lo fa ancora"
- "Con te partirò" di Andrea Bocelli: "Sono legato a quella canzone perché Bocelli venne a casa mia per farmela sentire e anche lui diceva 'mah, non lo so, non sono convinto di andare a Sanremo con questa'. Io la sentii e gli dissi ma tu sei matto, questa è una canzone che ha una melodia stupenda e un testo molto poetico. Insomma alle 5 di mattina finalmente, non che l'abbia convinto io, comunque si è convinto di andare al Festival e poi ha fatto quel che ha fatto. Quindi mi son sempre chiesto se l'avessi fatta io come sarebbe venuta, l'ho provata e mi è piaciuta"
- "Fiore di maggio" di Fabio Concato: "È una grande canzone, l'ho sempre detto, fin dall'inizio, bellissima melodia, una poesia anche quella senza essere smielosa, ma romantica. Ha avuto il suo successo quando è uscita, ma secondo me andava rivalutata, ecco, perché è veramente una bella canzone"