“Mi sono divertito molto. L’impatto è stato più leggero di quanto prevedessi, anche se questo era il primo Festival con il pubblico in teatro. In realtà, sono andato molto sciolto”
Willie Peyote ha chiuso il secondo pomeriggio di interviste al Fuori Sanremo. L’artista, che stasera sarà l’ultimo a salire sul palco dell’Ariston con “Grazie ma no grazie”, ci ha raccontato del suo Festival all’insegna dell’ironia con Luca Ravenna e i Jalisse. Ecco il testo dell’intervista.
Benvenuto Willie! Com’è stato il tuo ritorno a Sanremo?
Mi sono divertito molto. L’impatto è stato più leggero di quanto prevedessi, anche se questo era il primo Festival con il pubblico in teatro. In realtà, sono andato molto sciolto.
Ti esibirai anche oggi nella seconda serata e sarai l’ultimo: va bene o preferivi cantare più presto?
Ci sta, così domani faccio un giorno di pausa prima delle cover.
Quando sei venuto a Sanremo, sembrava che lasciassi la tua città di Torino per sempre! Poi, hai indossato i mocassini con il toro sul palco dell’Ariston…
Sì, sui social ho fatto questa gag, come se dovessi andare via per sempre da Torino. La bagnacauda ne ho mangiata solo poca, però…
Tornando a ieri sera: atmosfera solenne, Carlo Conti che pressava per stringere i tempi, Giorgia che canta e poi arrivi tu con Luca Ravenna!
Essere al Festival era un grande sogno di Luca! Non c’era posto sul palco, così gli abbiamo trovato un posto tra i coristi. Vediamo cosa si inventa per il resto del Festival
C’era Luca Ravenna e c’erano anche i Jalisse…
Forse sono loro che hanno portato me, perché forse Carlo Conti ha scelto la mia canzone proprio perché li citavo.
Come li hai convinti a recitare nel video di “Grazie ma no grazie”?
Molto semplicemente li ho contattati su Instagram e loro hanno accettato subito di buon grado. Hanno avuto un grande senso dell’umorismo.
A proposito di umorismo: ironia e sarcasmo sono i tuoi modi per raccontarti, vero?
Sì, anche per raccontare la realtà. Per me è importante usare l’ironia per affrontare aspetti della realtà non troppo semplici. Mi piacciono l’ironia, il sarcasmo e la satira.