Com’è andato questo 2025?
“È stato fantastico, anche quest’anno è stato un tour straordinario, pieno di entusiasmo da parte di questo popolo che è il popolo del rock. Quindi, è il mio popolo. Dire che sono soddisfatto è poco, per questa presenza sempre così numerosa e così piena di affetto. Sono le canzoni che sono i miracoli, sono quelle che fanno tutto.”
Prima del tour, a Zocca, è stato creato un contest che ha permesso a 12 giovani musicisti e band di aprire un concerto di Vasco. Com’è andata questa esperienza?
“A me fa molto piacere. C’è una selezione seria, quindi loro sono proprio bravi. Dargli spazio sul mio palco, per me, è stato un vero piacere.”
Oltre 610mila spettatori solo nel tour del 2025, 2 milioni 300mila spettatori negli ultimi 3 anni. Possiamo dire che sei una vita spericolata?
“Sì, adesso posso dirlo! Questi sono numeri straordinari, soprattutto dopo quasi 40 anni. Riempire gli stadi è qualcosa che non capita spesso, ma si vede che c’è proprio qualcosa di grande nella comunicazione delle canzoni. Le parole, le liriche sono fondamentali.”
Possiamo anche dire che tu utilizzi la gioia come un atto rivoluzionario?
“Certo, è un atto rivoluzionario perché, di solito, tutti i giorni, tutte le informazioni che riceviamo sono negative. È un continuo martellarci di cose negative, e quindi sono felice di far parte del mondo dei musicisti, perché noi abbiamo la grande fortuna di portare gioia. Con la musica non si può cambiare il mondo e neanche fermare guerre. Io stavolta ho fatto un discorso nato dal fatto che Don Ciotti, a Torino, mi ha salutato e mi ha portato la bandiera della pace. Io non ho mai usato bandiere sul palco o fatto proclami, è troppo comodo e facile dire ‘basta’ dal palco. Pensavo fosse ovvio che siamo tutti contro la guerra. Io sono troppo onesto, sono uno di quelli di una volta, però ho voluto fare un discorso perché la bandiera della pace non è quella di una parte o dell’altra. Si fa il tifo per le squadre di calcio, non per le disgrazie. Così ho deciso di sventolarla e dirlo: noi siamo la pace.”
Tutto quello che porti nei concerti tornerà anche nel 2026, per un altro tour negli stadi insieme a Radio Italia solomusicaitaliana. C’è già qualche novità in vista? Un nuovo singolo?
“Questo non si sa. È sempre tutto top secret, anche perché non lo so neanch’io!”
Di seguito il video dell'intervista registrata il 28 giugno allo Stadio Olimpico di Roma.