Com’è nata “Storie brevi”?
“E’ una canzone che nasce innanzitutto dalla mia volontà di collaborare con Annalisa. Poi, si è scoperto che anche lei voleva collaborare con me. Volevamo portare una canzone elegante, ci siamo ispirati a duetti del passato. Era un bel modo di affrontare l’estate: con un’artista e una persona che stimo molto e un pezzo fresco, che non è contestualizzato solo all’estate ma sarebbe potuto uscire anche dopo.”
Tu e Annalisa avevate duettato anche all’Arena di Verona. La vostra alchimia nasce dall’umano e passa al musicale o, dal musicale, diventa poi un rapporto umano di qualità?
“Prima di tutto, bisogna trovarsi bene umanamente. Ci sono persone che stimo un sacco, ma con cui non mi trovo in studio o con cui non c’è stata occasione di fare qualcosa. Non per forza, devi fare qualcosa con gente che stimi artisticamente. La musica per me è una cosa molto personale e intima. Io e Annalisa avevamo avuto modo di conoscerci in diverse occasioni: lei era venuta al mio concerto al Forum, io ero andato al suo concetto al Forum. Avevamo parlato più volte, avevamo amici in comune e c’era stima: se un progetto non parte da un sentimento umano, diventa qualcosa di studiato a tavolino e la gente se ne rende conto.”
Tu hai dichiarato che c’è un nuovo album in lavorazione… Anticipazioni?
“Fondamentalmente, cerco sempre di lavorare a nuova musica, e c’è tanta nuova musica in arrivo. Poi, per l’album si vedrà… Io sono ancora dell’idea che è bello ragionare su un progetto e racchiudere la propria musica in un album quando ha a che fare con un dato periodo di tempo. Quindi, ci sarà un album che racchiude l’ultimo anno, mi piace tantissimo quello che sto scrivendo e ne sono fiero.”
Sei di quelli che non si perdono nemmeno una partita e chiamano a raccolta tutti gli amici per fare grigliata e birra?
“Sono abbastanza infervorato anche sulle partite della Nazionale! E’ bello, per una volta, non doverti insultare con chi ti sta accanto ma essere tutti legati da un gol in comune. Non mi perdo una partita e, lo scorso Europeo, la gente di Milano avrebbe preferito che me ne stessi a casa, perché sono andato in giro a festeggiare parecchio…”
Com’è cambiata la tua vita dall’ultimo Europeo, nel 2021, a questo Europeo?
“Se adesso andassi a festeggiare come festeggiavo prima, la mia carriera finirebbe subito! Ora ci sono più cose belle, tante responsabilità in più, mi sento cresciuto come persona, per il fatto di aver viaggiato tanto e di aver conosciuto tanti perfezionisti. L’unica differenza significativa, però, è la gente che vedi ai tuoi concerti: è sempre stato il mio sogno e quindi mi sento la persona più felice del mondo.”
Possiamo dire che tutto questo si è realizzato attraverso… le “lontrine”?
“E’ stato un bel momento iniziale di avvicinamento con i fan, la ricordo come una bella era del mio percorso.”
Stasera ti porteremo a vedere Italia-Spagna a Gelsenkirchen. Sei emozionato?
“Sono emozionatissimo, perché finora ho visto solo delle amichevoli dell’Italia, quindi è la prima volta che vedo una partita competitiva, di un torneo, allo stadio.”
Se l’Italia vince l’Europeo, cosa fai?
“Non lo so… Mi faccio gli stessi capelli di Dimarco, biondi e rasati! Anzi… mi faccio gli stessi capelli di Spalletti!”
Il 27 giugno sarai con noi, in Piazza del Plebiscito a Napoli, per RADIO ITALIA LIVE - IL CONCERTO. Sei pronto?
“Sì, mi fa molto piacere! Mi emoziono quando rivedo le immagini del 2023 in Piazza Duomo a Milano…”
A novembre, tornerai in tour nei palazzetti: cosa ci dobbiamo aspettare?
“Lo spettacolo sarà figo, abbiamo preso una direzione completamente nuova e diversa rispetto agli ultimi due tour, sia dal punto di vista scenico che delle canzoni, perché ce ne saranno un sacco di nuove. Vorrò essere più presente come musicista sul palco, quindi mi cimenterò in imprese degne della band fantastica che ho! Adesso io sono fermo con i concerti da quasi un anno, perché volevo prendermi una pausa per respirare e capire dove volevo andare con la mia musica. Quindi, sento di aver quasi dimenticato come si fa, e sento ancora più fame nel salire sul palco. Non ti abitui mai ma, dopo che lo fai tante volte, acquisisci una sorta di metodo… Però io ho la memoria di un pesce rosso e adesso mi sento di nuovo al primo concerto, come un bambino. Non vedo l’ora di tornare sul palco e sbagliare, ma farlo di nuovo con la mia gente. Quando non hai una cosa così bella per un anno, ti rendi conto di quanto ti manca.”
Tu hai già avuto l’occasione di cantare in uno stadio, per esempio insieme a Tiziano Ferro. Come vedi gli stadi?
“Calma! Abbiamo un tour nei palazzetti, non voglio fare il passo più lungo della gamba. Per ora, voglio godermi i miei obiettivi. Lo stadio è uno sport diverso e, una volta che fai gli stadi, è difficile tornare indietro. A me piace molto la dimensione del palasport, per adesso, perché è come un grande club e quindi senti proprio il sudore delle persone, ci si scambia la saliva cantando ed è una dimensione che mi piace così tanto che me la voglio tenere stretta. Poi, il tempo si dimostrerà il giudice della mia musica.”
Dai tempi delle “carriolate”, sei cambiato tantissimo! In passato, hai parlato infatti de “La carriola” di Pirandello e, un’altra volta, hai citato Svevo: eri attento a scuola o leggi molto?
“Semplicemente, capivo dove dovevo stare attento per far pensare che avevo studiato!”
Radio Italia solomusicaitaliana è media partner ufficiale della Nazionale Italiana e, dopo aver accompagnato Tananai allo stadio per Italia-Spagna, lo riporterà sul palco per un RADIO ITALIA LIVE SPECIALE CASA AZZURRI da non perdere: il suo concerto esclusivo, in scena a Iserlohn, sarà in onda solo in radio domani sera, venerdì 21 giugno, a partire dalle ore 21.00.