Nel testo Jovanotti parla di una situazione in cui ci si sente costretti, chiusi, in balia di abitudini che stanno per trasformarsi in gabbie: “Quelle gabbie che si fa fatica a rompere perché alla fine lì dentro abbiamo tutto quello che ci serve, tranne l’energia, però. Poi quindi arriva il pre-ritornello e seguendo una progressione tipica del soul e del beat si apre un varco, lo spirito reagisce e dice a se stesso 'Devo reagire a questa situazione, devo guardare avanti e darmi una mossa'”.
Jovanotti ha quindi cercato il musicista Riccardo Onori: “Lui ha capito cosa intendevo e ha avuto una bella idea, far scendere di un tono il ritornello mentre la melodia modula in alto così il pezzo sembra che stia salendo d'intensità, ma in realtà sta sia salendo che scollinando. È uno stratagemma abbastanza utilizzato in musica, io per esempio lo avevo usato in 'Baciami ancora'”.
Lorenzo ha aggiunto che non pensava ancora a un pezzo per Morandi, ma lo pensava come un brano suo, alla Morandi.
Poi è rimasto lì nella playlist delle bozze e d’estate lo ha ripreso in mano: “In quei giorni in cui ci stavo mettendo la testa, era settembre, mi sono sentito con Morandi per salutarci e abbiamo parlato di Sanremo. Gianni Morandi è un gigante dello spettacolo e i giganti dello spettacolo, quelli davvero grandi, hanno una cosa che li distingue e si chiama istinto. Sono dei giocatori”. Al telefono Morandi gli ha confessato che avrebbe voluto una canzone da proporre ad Amadeus, non un pezzo strappalacrime, ma “un pezzo da bar sul lungomare”, che continuasse il discorso iniziato con “L’allegria”, brano che ha fatto nascere la collaborazione tra Gianni e Lorenzo.
Dopo qualche giorno, Jova gli ha mandato il demo di “Apri tutte le porte”, adattato alla sua tonalità e con più melodia rispetto a come era nato: “Perché io sono soprattutto un cantate ritmico, mentre gianni è più lirico, è uno che ha bisogno di qualche nota lunga, di qualche vocale da stirare per avere l’effetto Morandi, quello che ti fa allargare le braccia anche sotto la doccia”. A Gianni la canzone è piaciuta subito e insieme hanno poi apportato alcune modifiche.
A novembre ci siamo poi visti in studio da me e con Riccardo Onori, su richiesta di Morandi, hanno pensato anche a una parte che arrivasse a tre quarti del pezzo e che introducesse una sorpresa lirica e romantica nella canzone. La ciliegina sulla torta è poi arrivata per caso, quando a Jova è arrivata una mail di Mousse T, che ha poi prodotto il brano.
A proposito di “Apri tutte le porte”, Jova ha commentato: “Penso sia venuto molto bene, Gianni ci sta sopra come un surfista di Maui e suona come un pezzo senza tempo, ma buono per questi tempi in cui ho bisogno di roba che si balli come in un dopoguerra per strada”.
Lorenzo ha continuato: “Sono contento ed emozionato per Gianni a Sanremo con una mia canzone. I motivi sono tanti, io adoro Morandi, le sue canzoni sono nella mia vita da prima che nascessi. La mia mamma mi portò a un concerto di Morandi in piazza a Cortona un’estate di tanti anni fa, io avrò avuto 10 anni al massimo, ero solo io con la mia mamma e tutta la piazza Signorelli piena”. Nonostante tifi per Morandi, Jova ha mandato un in bocca al lupo a tutti i cantanti, “che sono lì a fare il lavoro più bello del mondo”.