INTERVISTA16 mar 2022

Samuele Bersani: il gatto Marcello e l’autotune. E quel maledetto cursore...

A breve in tour, dice: “Sui teatri ha ragione Elisa”. “Giudizi Universali aveva una musica completamente diversa che a Lucio Dalla piaceva. Quanto tempo perso per trovare la quadra...” - VIDEO

Samuele Bersani nella seconda intervista a Radio Italia solomusicaitaliana nel giro di 24 ore parla di cinema, una passione che è finita anche nel titolo del suo ultimo album “Cinema Samuele”, del gatto Marcello (di cui ha finalmente chiarito la storia della sua presunta avversione per l’autotune), di “Giudizi Universali” che all’inizio aveva una musica diversa e del prossimo tour nei teatri: “Elisa ha ragione”, ha esordito il cantautore riminese nel video.
Presentando i suoi prossimi concerti al via il 14 aprile, Samuele Bersani è ritornato su una metafora espressa da Elisa durante un altro #atupertu, a cura della nostra Redazione. “Quello che diceva Elisa, cioè il fatto che il teatro sia una specie di dottore che mette in risalto le qualità e lo stato di salute dell’artista che sale sul palco, è una cosa che corrisponde al vero perché ti mette a nudo. In teatro c’è un ambiente molto più intimo e anche la musica deve essere molto più onesta”.

#atupertu con Samuele Bersani (16/03/2022)

L’artista ha trascorso il lockdown da solo con il gatto, che si chiama Marcello Mastrogatti e che NON HA una repulsione per l’autotune, come era uscito da un post. “Quella è una put...ata che ho scritto su Instagram”, ha raccontato divertito Samuele che poi ha confessato con emozione il legame che c’è con il suo micio. “Ho avuto tanti animali nella mia vita, ma questo è veramente speciale. È di grande compagnia perché è una specie di cane, anche se lui non vuole essere paragonato a un cane. Di sicuro non mi permette sempre di lavorare perché vuole molte attenzioni, quindi ci sono dei momenti in cui io sono lì con la tastiera e lui viene a lagnarsi”.
In lockdown, Bersani ha fagocitato come tutti un sacco di serie tv. C’è una cosa che, a suo dire, gli ha cambiato la vita ed è il maledetto cursore. “Vuol dire che, quando mi annoio di una situazione, vado avanti. Questo non è sano, perché nella vita ma anche nel cinema ci sono i momenti noiosi e bisogna per forza aspettare che finiscano e che ne comincino degli altri divertenti”, ha raccontato.
Di certo, Samuele non annoia e non si annoia quando deve scrivere canzoni. “Ci sono stati dei casi in cui ho scritto una canzone in poco tempo, in poco tempo significa qualche giorno. Altri invece in cui ho lavorato tanto per trovare quello che sembra quasi spontaneo. Ad esempio, ‘Giudizi Universali’ aveva una musica completamente diversa, ricordo che a Lucio Dalla fra l’altro piaceva quella musica. Abbiamo perso un sacco di tempo per trovare la quadra...”.

Samuele Bersani - Giudizi universali