News07 feb 2020

Riki, a Sanremo c’è “il ragazzo matto e visionario della porta accanto”

La cover di Nilla Pizzi con Ana Mena, il brano “Lo sappiamo entrambi” e il nuovo album

Riki si presenta in una nuova veste mentre vive il suo primo Festival di Sanremo: è in gara con il brano “Lo sappiamo entrambi” e ha appena proposto dal vivo all’Ariston la cover de “L’edera”, lo storico brano di Nilla Pizzi uscito nel 1958. Nel Fuori Sanremo Reward Intesa Sanpaolo, insieme a Mauro Marino e Manola Moslehi, Riccardo Marcuzzo si dipinge come un perfezionista e preannuncia il suo ritorno con un nuovissimo album dopo l’esperienza sudamericana.
Arrivi dal duetto con Ana Mena nella serata delle cover.
Lei è molto carina, super professionale e molto umile. Non la conoscevo, mi è venuta l’idea pazza di fare ‘L’edera’ con lei. Ho riscritto delle parti mantenendo sempre uno stile desueto: volevo far usare termini difficili a una cantante spagnola, e lei è stata perfetta.
Come mai hai scelto proprio “L’edera” di Nilla Pizzi?
Non era una canzone semplice: volevo rendere omaggio ai 70 anni del Festival, quindi l’ho riarrangiata restando umile e rispettando Nilla Pizzi.
C’è una canzone particolare, dei vari Festival di Sanremo, a cui sei legato?
Adoro Elisa! Ricordo l’unico Festival che ho visto fuori dall’Italia, al caldo in Egitto con la mia famiglia durante la settimana bianca. Era il 2001 e ricordo che mia mamma mi ha fatto vedere quel  Sanremo incredibile con Giorgia ed Elisa. Alla fine ha vinto ‘Luce’.
Nell’ultimo periodo, hai avuto un successo incredibile in America Latina.
È andata molto bene, è successo che mi riconoscessero per strada, alcune ragazze dormivano fuori dal mio hotel... È una bella cosa, sono agli inizi là: il mio pezzo passava in radio e sono molto contento di come sta andando.
Come mai ti sei allontanato dall'Italia?
Sono matto, un sognatore e un visionario. Nel 2017 ero stato l'artista che aveva venduto di più in assoluto: c’era veramente uno scambio molto bello ma dispendioso con i fan. Nel 2018 ho fatto un tour tutto sold out e, quindi, nel 2019 volevo fare un’avventura nuova.
Per un artista, a volte, essere bello è penalizzante...
L’ho sempre detto: aiuta, soprattutto all’inizio ma. quando c’è da camminare con le proprie gambe, devi scrivere. Io sono il ragazzo della porta accanto, un po’ normale, senza tatuaggi.
Chi lavora con te dice che sul lavoro sei molto precisetto…
Troppo! Abbiamo fatto due dischi di corsa. Adesso sto rimandando il prossimo perché voglio far bene le cose, sto curando tutta la grafica: uscirà a marzo/aprile e sono molto contento. Ho delle bellissime canzoni, tra cui questa del Festival. Fa da tramite tra quello che ero prima e quello che sarò.
Hai già in programma due importanti appuntamenti live.
Ad ottobre, al Forum di Milano e al Palazzo dello Sport di Roma. Poi seguirà un tour che cercheremo di organizzare dopo il disco. L’importante adesso è chiudere questo progetto che può venire veramente molto bene.
Il tuo ultimo singolo, prima di Sanremo, è stato “Gossip”: nel video ufficiale, baci chiunque!
Ero nel mio periodo della mia vita più folle, è stato una mega-provocazione. Questa canzone ha una sonorità molto americana e R’n’B, poteva rompere con il mio passato. Abbiamo legato a questo pezzo un video altrettanto particolare, andando a creare questa provocazione: siamo andati in un locale ‘marcio’ a fare la ripresa con il cellulare. Ho baciato chiunque proprio per dire: basta pregiudizi!