News23 set 2016

Raphael Gualazzi: il nuovo album, il tour e il lancio col paracadute

La cover 3D, “L’estate di John Wayne”, Battiato, Malika Ayane e Novecento

Raphael Gualazzi presenta il nuovo album “Love Life Peace”, anticipato da “L’estate di John Wayne”. Il pianista e cantante racconta il singolo, il disco, la copertina, le collaborazioni, il tour, i social, un lancio in paracadute e il duetto con Malika Ayane in diretta a Radio Italia con Paola “Funky” Gallo.
Iniziamo dalla copertina che può essere montata per diventare un pianoforte tridimensionale. Il messaggio è che sarebbe bello poter avere il piano sempre con sé?Il pianoforte è uno strumento a me caro, marinavo la scuola per andare al Conservatorio a suonarlo.  Quindi quando i creativi mi hanno proposto questo packaging, mi è piaciuto subito, è troppo carino. Glenn Gould si portava sempre dietro il suo pianoforte. Io sono molto fortunato ad avere l’endorsement di Yamaha, mi forniscono sempre strumenti molto belli e curati. Ognuno di noi ha il suo suono, è importante l’impronta che si dà: Thelonious Monk fece un tour in Europa e in una tappa si trovò sul palco un piano stonato ma il suo tocco era talmente inconfondibile che lo show andò benissimo”.
Questo album svela nuove sonorità della tua produzione.Nel disco ci sono eclettismo e amore per diverse forme musicali e tante collaborazioni: con Alessandro Raina, Colapesce, Gino Pacifico, Lorenzo Vizzini e Matteo Buzzanca”.
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Quando ho sentito il singolo “L’estate di John Wayne”, mi è subito tornato alla mente il Franco Battiato de “La voce del padrone”.Questo accostamento è un bellissimo complimento. Il brano è nato dalla collaborazione e dal contributo di Raina, Colapesce e Buzzanca; io ho partecipato in minima parte alla musica e al testo. Ho ascoltato il pezzo, mi è piaciuto molto e lo abbiamo completato per aggiungere all’album quel sapore di easy listening che mancava”.
A tutt’oggi, il singolo è il secondo brano italiano più trasmesso dalle radio. Ma secondo te, qual è la tua canzone più famosa?Stando ai miei parametri, non lo so dire. Non saprei fare il discografico nè scegliere un singolo. La musica per me è tutta ‘popolare’, nel senso che è un’opera culturale appartenente a tutti. E ognuno deve viverla come preferisce”.
Hai già fatto una presentazione al Blue Note di Milano ma immagino che non vedi l’ora di suonare il disco dal vivo in tour.Montare e smontare i brani a ogni sessione, improvvisare con gli altri musicisti, creare follia sul palco è la cosa più bella”.
Cha rapporto hai con i social?Li faccio gestire a dei professionisti perché hanno più ‘swing’. Ogni tanto faccio qualcosa, metto qualche foto, ma non ho mai preso tanta dimestichezza”.
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Quando vai a un concerto, lo guardi e basta o ti scappa qualche foto?Sono andato a vedere il grande Charles Aznavour, esempio di stile infinito. A 90 anni passati, non ha bevuto neanche un bicchiere d’acqua, facendo balletti e cantando. L’ho visto tutto senza fare neanche una foto”.
Duetti con Malika Ayane in “Buena fortuna”.Ringraziamo Pacifico per aver scritto questo testo che è una carezza. Poi non ci poteva essere voce migliore di quella di Malika per questo brano, per il suo mood e per il suo cadenzare melodico”.
Gli ascoltatori ti fanno i complimenti via sms per la tua modestia e umiltà.Diciamo che il silenzio certe volte ‘fa cantare la musica’, questo è il concetto portato avanti da alcuni maestri del passato. Aspettare che l’interlocutore abbia finito prima di parlare è bello, a me piace così. Partecipare alle risse televisive per vendere qualche disco in più? Mi allenerò… (ride, ndr)”.
“Figli del vento” esprime il senso della tua ricerca di libertà?La musica è la mia vita e anche la mia libertà. Quel brano è legato a un’esperienza unica, non credo la ripeterò: mi sono lanciato con il paracadute, avevo le mie ragioni di farlo. È giusto qualche volta superare certi limiti, per trovare cose nuove, nell’arte e nella vita. È importante mettersi in discussione, in generale”.
“Novecento” di Alessandro Baricco è una delle mie pièce preferite e ha per protagonista un pianista. La conosci?Ho letto il libro e ho visto il film ‘La leggenda del pianista sull’oceano’, è bellissimo e commovente, con un finale strepitoso”.

Raphael Gualazzi al Blue Note