Il suo tour celebrativo “Self Control 40th Anniversary”, iniziato nel 2024, è approdato anche al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano. Noi di Radio Italia solomusicaitaliana eravamo presenti: ecco com’è andata!
Si apre il sipario e con un grande salto il concerto inizia. Sul palco vediamo Raf, accompagnato solo dai suoi musicisti e dalle luci che incorniciano la scena. Dopo i primi pezzi, il cantante saluta il suo pubblico e ringrazia, ma poi torna a dare la parola alla musica, elemento centrale durante tutto il concerto.
“Abbiamo scelto di mettere in scaletta dei brani storici, anche dei primi dischi in italiano, questo perché le sonorità acustiche li rendono più veri, ma anche per disintossicarci un po’ dall’auto-tune”, dice Raf al suo pubblico, che non vede l’ora di farsi travolgere da tutte le sfaccettature emotive che il cantante propone.
Con “Via” Raf ritorna alle origini, non tanto per il periodo di uscita del brano, ma per il significato che esso porta. Abbandonare tutto per ripartire è qualcosa che richiede molto coraggio, ma che, se va bene, è una sensazione liberatoria. “Anche io ho abbandonato tutto e sono ripartito. È proprio per questo che sono qui con voi questa sera, sennò il mio futuro sarebbe stato molto diverso”, spiega il cantante prima di intonare “Via”.
“Basta poco, una canzone, un ricordo o un concerto per sentirci liberi”, così Raf introduce “Liberi”, canzone scritta nel 2020 durante la pandemia, nata dal bisogno di libertà e frivolezza per concentrarsi di meno sulla situazione di chiusura che abbiamo vissuto.
E rimanendo in tema di libertà, Raf riprende un brano di 10 anni fa, che purtroppo ancora oggi è molto attuale. “C’è un mondo che brucia lontano da noi”, questo è un verso della canzone “Pioggia e vento”. “Di fronte agli orrori della guerra ci sentiamo spettatori inermi. Scendiamo in piazza, che è una cosa che condivido e appoggio, ma questo non basta più. Ciò che succede lontano da noi non è poi così lontano e ci coinvolge tutti. Non voglio però vedere solo il male, perché se c’è un aspetto positivo è che se sapremo restare uniti, come pioggia e vento, forse l’umanità tornerà ad essere sé stessa”, sottolinea il cantante.
Siamo stati avvisati all’inizio, questo concerto è anche un viaggio nel tempo. Ecco che ritorniamo al 1987, anno in cui Raf, insieme all’amico Umberto Tozzi, esordisce per la prima volta con un brano in lingua italiana, “Gente di mare”, con il quale hanno partecipato all’Eurovision Song Contest che si è svolto a Bruxelles. “Non abbiamo vinto, siamo arrivati terzi, perché ci hanno detto che eravamo vestiti male, anche se noi pensavamo di essere bellissimi. L’Eurovision non era come oggi, i cantanti andavano vestiti in smoking, mentre noi eravamo in jeans”, racconta Raf. Pensate che questa canzone in Islanda è percepita come natalizia, spiega l’artista, viene cantata in famiglia a ogni Natale, anche se non c’entra nulla con la festività. “Gente di Mare” è nata per celebrare la città pugliese Margherita di Savoia, che ha dato i natali a Raf e con la quale sente un legame molto forte.
E dopo l’amore per la propria città, non può mancare l’amore per sua moglie Gabriella, con la quale è sposato dal 1996. “Sei la più bella del mondo” è stata scritta proprio per lei. È una dichiarazione semplice, ma potente. Ieri sera, però, Raf l’ha dedicata a tutte le donne, dicendo che purtroppo, ancora oggi, ci sono molti uomini che hanno convinzioni sbagliate riguardo all’amore, se così si può chiamare. Ecco perché la dedica si estende a tutti quelli che amano, perché quando lo fai veramente quella persona per te diventa la più bella del mondo.
Il suono di un battito preannuncia l’inizio di una chiusura coi fiocchi, che fa perdere completamente il self control a tutto il Teatro Lirico. “Il battito animale”, “Ti Pretendo”, “Self Control” e “Con le mani su” sono queste le canzoni che fanno alzare tutti in piedi a ballare e cantare.
“Cosa resterà di questi anni ‘80?”, il concerto di ieri ha sicuramente risposto che per Raf resta l’amore infinito del suo pubblico.
Di seguito la scaletta del concerto del 16 novembre al Teatro Lirico Giorgio Gaber:
- Sogni e tutto quello che c’è
- Cosa resterà degli anni ‘80
- Sei la più bella del mondo
- Medley: Siamo soli – Per tutto il tempo – Show me the way