News06 feb 2020

Pinguini Tattici Nucleari a Sanremo: “Siamo orgogliosamente sfigati!”

Da “Ringo Starr” alle 14 cover del Festival: la band rivelazione si racconta a Radio Italia

I social, ma non solo, sono impazziti dopo la prima esibizione al Festival di Sanremo dei Pinguini Tattici Nucleari con la loro “Ringo Starr”: stasera (giovedì 6 febbraio) sono pronti a ripetersi proponendo ben 14 cover sul palco dell’Ariston. Ma cosa c’è dietro la loro partecipazione al Festival e dietro la “gavetta” che li porterà presto dal vivo nei palazzetti? La band lo racconta in diretta su Radio Italia e Radio Italia TV, nel Fuori Sanremo Reward Intesa Sanpaolo, insieme a Mauro Marino e Manola Moslehi.
Partiamo dal vostro nome…
Pinguini Tattici Nucleari in realtà è il nome che abbiamo dato a una birra quand’eravamo più piccoli: quello fu un bel periodo. Poi, è un nome che ha una componente di memorabilità interessante. Quando qualcuno lo sente, si chiede: ‘Cosa?!’
Avete una bella storia con 10 anni di carriera alle spalle...
Abbiamo fatto la cosiddetta gavetta, dai localini a un tour nei palazzetti che partirà tra pochissimo. Siamo felicissimi di annoverare ora Sanremo tra le nostre esperienze.
Nella vostra canzone fate riferimenti che prendono tante generazioni diverse. Com’è nata questa idea?
Banalmente abbiamo portato noi stessi. Le citazioni ci sono in tante nostre canzoni: ci piace portare il mondo che abbiamo attorno, come dei piccoli gioielli incastonati. Chi ci conosce lo sa benissimo: abbiamo portato su quel palco solo il nostro modo di fare musica.
Possiamo dire che avete puntato sul fatto di essere un po’ sfigati?
Siamo orgogliasmente sfigati! C’è tutta una storia di canzoni sulla sfiga, che ci hanno segnato tanto, da Max Pezzali a Lucio Dalla fino a Vasco. Volevamo portare anche noi il nostro particolare tipo di sfiga: ci sono milioni di amori diversi, ma le sfighe sono miliardi!
Nella canzone, infatti, avete scelto il membro dei Beatles meno considerato.
Lui in realtà era un genio della batteria, un innovatore incredibile e un musicista favoloso, ma la gente non lo riconosce come tale. Invece era un grande lavoratore e una eprsona molto confortante, per cui volevamo rendergli omaggio.
Avete un album in uscita domani, il 7 febbraio.
È un repack del nostro ultimo disco ‘Fuori dall’Hype’ con l’aggiunta di ‘Ringo Starr’, due inediti e alcuni riarrangiamenti dei nostri brani storici.
Cosa succederà stasera?
Tutti saliranno sul palco con un omaggio a saremo. Per 23 dei cantanti in gara, si tratta di un brano; noi abbiamo deciso di prenderne 14! in realtà sono 7 dichiarati, uno per ogni decennio: dentro questi ‘macro-pezzi’, ci sono altri pezzi appartenenti allo stesso decennio. Si parte da ‘Papaveri e papere’ e si arriva fino ad Achille Lauro. È una storia cronologica.
Cosa dicono a Bergamo i vostri parenti?
Sono tutti contenti e in fibrillazione, perché Bergamo è una città importante, ma non così grossa: qualcuno dice che sia la Liverpool d’Italia, ma noi ovviamente non siamo i Beatles. È una città che ci vuole bene.
La dimensione live è la vostra preferita?
C’è un tour nei palazzetti che parte a Pordenone a fine febbraio. Quello è effettivamente il nostro habitat: ci sentiamo molto a nostro agio sul palco e lo dimostreremo.