VIDEO INTERVISTA11 giu 2021

Noemi: “Quando canto questa canzone è come se facessi gol”

Da Casa Azzurri con Radio Italia, la cantante ci svela il suo allenamento per stare sul palco, i suoi riti da Makumba prima dei concerti e la passione che la fa stare veramente bene

Noemi, a Casa Azzurri con Radio Italia, racconta qual è la sua canzone che la fa esultare come un gol. Nel video #atupertu con la nostra Redazione, c’è molto di più, dall’allenamento per prepararsi al palco ai riti scaramantici pre-concerto, passando per il “giardinaggio disperato” per stare bene.
Visto che siamo agli Europei di calcio, è venuto spontaneo chiederle quale brano la fa esultare come un gol quando lo canta. La sua risposta, sicura, è stata: “Sicuramente ‘Vuoto a perdere’, perché era il sogno della mia vita cantare un pezzo scritto da Gaetano Curreri e da Vasco. Poi è diventata anche un coro da stadio, sono stra-felice di questa cosa e grazie ai tifosi che la usano”.

#atupertu con Noemi (Casa Azzurri)

Noemi, la cui Metamorfosi è partita proprio da un cambio di look, ha raccontato: “Dal punto di vista fisico, per affrontare i live, bisogna lavorare tanto e allenarsi, anche mentalmente. Bisogna sempre tenere alta l’attenzione, non mollare mai. Delle volte ci sono dei concerti che partono un po’ come un diesel, con il pubblico che magari è più tranquillo. A me, quando vedo il pubblico più tranquillo, viene la paura di non interessargli. Però sì mi piace allenarmi, vado a correre anche perché sono una che salta molto sul palco”.
L’ultimo singolo di Noemi si intitola “Makumba”, in coppia con Carl Brave. Anche qui è venuto quasi automatico chiederle i suoi riti scaramantici prima di salire sul palco. “Io mi bevo un caffè, anche se il mio insegnante di canto mi ha detto che non si fa, e poi porto sempre con me il mio dread che mi porta bene”, ci ha confessato lei.
È stato studiato dall’università canadese di Montreal che la voce di Noemi favorisce il rilascio di dopamina nel cervello. Ecco il suo segreto per stare bene, che ha ribattezzato “Giardinaggio disperato”: “Mi piace curare le piante. Addirittura ho due viti italiane, pensavo fossero morte quest’anno perché durante la pandemia era scesa un po’ l’attenzione… Invece no, sono addirittura fiorite e ci stanno i grappoli nuovi: sono strafelice”.