A RADIO ITALIA LIVE14 mar 2025

Negrita: è "gioia infinita" per Lucio Corsi che ha quasi vinto Sanremo

Atupertu con Pau, Drigo e Mac per commentare l’ultimo Festival e parlare dell’album in arrivo

Questa sera (venerdì 14 marzo), i Negrita saranno protagonisti di RADIO ITALIA LIVE e ci regaleranno un concerto unico nell’isybank Music Place: sul palco ci saranno solamente Pau, Drigo e Mac per proporci i loro successi con un set acustico. In scaletta, ci saranno anche due brani che faranno parte del loro nuovo album “Canzoni per anni spietati”, in uscita fra due settimane esatte. L’appuntamento è alle 21.00 in contemporanea su Radio Italia solomusicaitaliana, Radio Italia Tv e in streaming audio/video su radioitalia.it.
Prima dell’esibizione, i Negrita hanno incontrato Atupertu la redazione di Radio Italia per una video intervista in cui hanno detto la loro sull’ultimo Festival di Sanremo e sul piazzamento di Lucio Corsi e Brunori Sas, hanno raccontato cosa c’è dietro al loro nuovo concept album e, naturalmente, hanno parlato di assoli di chitarra.

Atupertu con i Negrita 14/03/2025 (Radio Italia Live)

A fare la domanda inaspettata è stato Drigo: “Sei contento, Pau, che ha quasi vinto Lucio Corsi?”. E il cantante non si è lasciato scappare l’occasione di raccontarci come la pensa: “Che ha quasi vinto Lucio Corsi? Cioè, non ce la fanno la domanda e la vuoi affrontare te?! Allora ok, avete tempo, raga...? Sono felice che un Lucio Corsi e un Brunori Sas, che sono, diciamo, i due artisti più analogici di questo Festival, siano arrivati in vetta. Secondo me dovevano addirittura vincere. Lucio Corsi è il vincitore morale, però devo dire che le vibrazioni che sono arrivate, che mi sono arrivate, da Corsi, da Brunori, ad esempio, sono importanti, sono quelle che ti arrivano quando ascolti una musica, diciamo... come dici te spesso, organica, che abbia, diciamo, un costrutto importante. Quindi sono contento che la plastica non abbia vinto a Sanremo come in altre occasioni forse e che la nuova musica italiana possa comprendere anche realtà come queste che sono, per i nostri gusti, realtà più vicine all'umano, insomma meno prodotte, meno plasticose, meno digitali, meno meno!”. Drigo ha poi aggiunto: “Dobbiamo smettere di pensare a Sanremo come un posto in cui si va a raccogliere. Deve diventare anche un posto in cui si va a seminare. Quindi anche da parte delle case discografiche, delle radio. Questo c'era in passato e rendeva particolari e originali le radio. Le scelte artistiche che fanno determinate radio, in qualche modo, aiutano anche a quello che è l'evoluzione di un Paese. Questo episodio della vittoria di Lucio Corsi, davvero in cui sentiamo che c'è dello spessore, c'è anche una scuola di canzoni che hanno qualcosa di importante, davvero ci toccano delle corde importanti, che ci insegni qualcosa”.
Venerdì 28 marzo esce “Canzoni per anni spietati”, il nuovo disco di inediti dei Negrita che è già stato definito un concept album. Pau conferma questa definizione, ma con una precisazione: “Sì, in qualche modo è un concept, non musicale, più diciamo a livello letterario, nel senso più i testi che non la musica, e questa cosa ci permette di fare un discorso più completo, quindi l'ascoltatore che partirà dalla prima traccia e arriverà all'ultima avrà una sensazione di completezza, nel senso che questi tre ragazzi, ex, vogliono dare la loro visione del mondo della realtà senza filtri, senza bugie, contrariamente a quello che riceviamo dal mondo e quindi cerchiamo di descrivere il mondo per come lo vediamo, con la rabbia, col veleno che può fuoriuscire dai nostri canini, ma anche con della speranza, della disillusione… Quindi sarà una visione del mondo piuttosto completa, a 360 gradi”.
Nel disco ci sarà una album version del brano “Noi siamo gli altri” che dura sei minuti e che contiene un lungo assolo di chitarra. I Negrita sono coscienti che si tratta di una scelta controcorrente, ma hanno un punto di vista molto chiaro su questo tema: “Noi, essendo arrivati a un età anagrafica, anche discografica, piuttosto adulta, ci sentiamo, come dire… se non lo facciamo noi, chi lo può fare? Il ragazzino di vent'anni probabilmente, che gira, che si muove in certi ambienti forse non lo può fare. Noi che siamo della vecchia guardia, in qualche modo abbiamo una storia dietro, un passato, ci possiamo permettere di fare queste cose perché conosciamo anche le persone a cui ci rivolgiamo quindi conosciamo benissimo il nostro pubblico e sappiamo che se tocchiamo alcuni chakra della musica il nostro pubblico risuona come se fosse uno strumento musicale. E questo è, ve lo assicuro, per un musicista è una cosa fantastica”. Ma allora perché le parti strumentali nelle canzoni sono quasi sparite? Ce l’ha spiegato Mac: “Si fa sempre più fatica a sentire nelle canzoni parti strumentali che hanno una certa importanza e anche un motivo di esistere. Io credo che sia anche perché la musica viene sempre meno suonata, viene sempre più composta di elementi presi qua e là e questo è vero, sono diversi anni, oppure addirittura adesso si prendono delle basi già fatte e si canta sopra riempiendo tutto lo spazio che c'è a disposizione con la voce. Qualche volta, però, lasciare spazio a uno strumento che va a completare o a complementare quello che è un cantato, un testo, è molto bello nella musica”.
La puntata di RADIO ITALIA LIVE con i Negrita sarà condotta da Daniela Cappelletti e Giuditta Arecco. L’appuntamento è questa sera alle 21.00 su tutti i mezzi di Radio Italia, oppure questa domenica, alla stessa ora, solo su Radio Italia Tv.