L’immancabile sfondo della pioggia e una gabbia, in cui un performer si muove e getta al vento alcuni fogli, accolgono l’ingresso di Mr.Rain nel club: i primi brani, “9.3” e “I grandi non piangono mai”, scaldano il pubblico. È l’inizio di una serata in cui più volte il cantante, all’anagrafe Mattia Balardi, sembra faticare a trattenere l’emozione: “Benvenuti, ho la pelle d'oca”, sono le sue prime parole fuori dalla musica. “Sento una magia diversa, grazie di cuore. Senza di voi, non avrei potuto fare tutto questo”.
Durante il live, accompagnato da una band e da una scenografia che muta canzone dopo canzone, Mr.Rain ha modo di ripercorrere una carriera iniziata nel 2015 ed esplosa dopo l’ultimo Festival di Sanremo.
È proprio ripensando al passato e alla famiglia che, con la voce un po’ tremolante, ricorda: “Scrivere mi alleggeriva da un peso emotivo. Sono molto riservato e introverso, o almeno lo ero: quando ho scoperto la musica, ho capito che potevo raccontarmi a tutte le persone che amavo”. È la premessa per lanciare “A forma di origami”, uno dei pezzi più intensi e attesi: “In questa canzone, ci ho messo il cuore, 30 anni di cose che non ho mai avuto il coraggio di dire. È dedicata a mio padre”.
Le immagini della sua infanzia torneranno, dopo altri amatissimi brani come “Meteoriti”, “La storia di Sam” e “Crisalidi”, ad accompagnare “Grazie a me”: “Ma è grazie a voi se riesco a coronare il mio sogno”. Più il live va avanti, e più le voci e le mani si alzano, insieme agli smartphone: tutti vogliono immortalare i più grandi successi di Mr.Rain, da “Ipernova” (con il Fabrique illuminato dalle torce dei telefoni) a “Fiori di Chernobyl”. Ma i telefoni ritornano in tasca quando c’è da ballare e da saltare, tra “Non fa per me” e “Rainbow soda”.
Eppure, la grande sorpresa deve ancora arrivare, un brano inedito che Mr.Rain ha tenuto custodito fino all’ultima delle date primaverili nei club. Poche strofe e un boato accoglie anche Sangiovanni, ospite non annunciato: “Tanto poi cadiamo giù nelle sabbie mobili, non usciamo mai da qui. Hai paura anche tu, insieme siamo radioattivi, morto oppure vivi”, recita il ritornello de "La fine del mondo". Il nuovo singolo, in uscita il 12 maggio, è una canzone fresca che sembra destinata a trasformarsi presto in una hit estiva.
Ci sarà modo, comunque, di riascoltarla e impararla a memoria entro l’inizio del tour estivo di Mr.Rain, al via il 27 giugno da Roma. E a novembre, un giorno prima del suo compleanno, sarà il momento del primo Forum di Milano: “Sogno di farlo da tanto e, quando l’ho saputo, è stato uno shock. Voglio sia la nostra festa, un super regalo di compleanno”.
Prima di guardare ai prossimi mesi, però, manca la canzone che dà il nome alla tournée di Mr.Rain. “Pochi anni fa era un periodo cupo, era come se fossi l'unica persona al modo a soffrire per certe cose. Mi vergognavo di difetti, paure e cicatrici. Quando ho trovato il coraggio si parlarne, è cambiato il mio mondo di vivere. Siamo tutti giusti così, siamo tutti simili”. Poi, Mattia ha un ultimo messaggio per il suo pubblico: “Mostratevi a tutti realmente come siete, togliendo la maschera che copre le cicatrici. Perché siamo tutti... supereroi”. Un coro si leva, prima ancora che inizi il brano terzo classificato a Sanremo: i bambini non ci sono, ma gli spettatori sono dei degni sostituti. Basta una sera così, per diventare supereroi.