Accompagnata sul palco da uno stuolo di coristi e musicisti, compreso il compagno Paolo Carta, e introdotta da uno speech letto da lei, Laura parte con "Simili", title track dell'ultimo disco. Giacca bianca e voce celestiale, canta "la meraviglia di essere simili". Ma lei è unica, per davvero ."Su le mani se potete", grida, e il pubblico abbandona l'ombrello e dimentica la pioggia che sta scendendo copiosa.
"Grazie mille, Milano buonasera. Grazie a tutti per la pazienza, due gocce di pioggia non ci fermeranno". E' la volta di un medley. "Incancellabile", con il famoso "Tu non lasciarmi mai", emoziona gli spettatori al punto che le lacrime si mischiano all'acqua che cade dal cielo. Si prosegue con "Le Cose Che Non Vivi". "Insieme", urla Laura e la risposta del pubblico non si fa certo attendere... Tocca a "Il Mondo Che Vorrei" e le mani ondeggiano, l'atmosfera è da brividi. I primi versi di "Strani Amori", poi attacca subito la gente in piazza. L'ultimo brano del medley è "La Solitudine", non servono presentazioni. "Vi amo, ero troppo asciutta lì, bisogna bagnarsi". E la pioggia è solo un ricordo, è tempo di una delle canzoni che hanno fatto la storia di Laura e della musica italiana.
"La canzone che vi voglio presentare adesso è Innamorata e l'ha scritta Lorenzo Jovanotti. Siete pronte ragazze innamorate?". Laura accenna alcuni passi di danza ed entrano i suoi ballerini, che sfidano la pioggia e il palco visibilmente scivoloso. "Tu non sai cosa può fare una donna innamorata della vita come me", ma piazza Duomo lo sa bene, molto bene. "Grazie a tutti, siete pazzeschi. Io vorrei stare qui altre 3-4 ore a cantare". "E' l'anno degli stadi", le dicono Luca e Paolo, "tu come ti definiresti, un centrocampista, un fuoriclasse?". "Direi più la palla perchè senza la palla non si gioca, è indispensabile".
"Una donna innamorata, può cantare a Radio italia sotto la pioggia come me", canta Laura uscendo dal palco. L'appuntamento è per domani con la seconda, straordinaria, serata di RadioItaliaLive - Il Concerto.