News30 mar 2016

Michielin, Nice To Meet You alla Salumeria della Musica di Milano

Il concerto era sold out; tra il pubblico Marco Mengoni ed Ermal Meta

Francesca Michielin è una ragazza di 21 anni con una semplicità disarmante, quasi quanto il suo talento. Lo si capisce quando la incontriamo in camerino e, cavalcando la sua grande passione per la Formula 1, le diciamo che la sua carriera sta andando più veloce della nuova Ferrari di Vettel. Lei si schermisce e risponde: “Il Mondiale è appena iniziato, diamole tempo”. Semplicità appunto. La stessa con cui si presenta al pubblico della Salumeria della Musica di Milano, sold out per l’occasione, in pantaloni scuri e camicia bianca arrotolata sulle maniche: “Nice To Meet You a tutti, piacere di conoscervi. Questa è una sorta di biografia musicale itinerante che è arrivata alla penultima tappa, se piango mi capirete…”.
La scaletta si apre con “Battito di Ciglia”, “25 Febbraio” come la sua data di nascita e “Distratto”: “Questo pezzo è stato scritto da Elisa, in origine si chiamava ‘I Wonder Without You’. Questa sera ve la propongo in una versione bilingue, d’altronde andiamo all’Eurovision…”. Già perché a maggio Francesca rappresenterà l’Italia a Stoccolma e prima sarà impegnata in alcuni eventi di promozione a Londra ed Amsterdam: “Sono tre città che non ho mai visto, cercherò di fare un po’ la turista”, ci ha confessato dietro le quinte.
Dopo “Tutto Questo Vento” si torna all’inglese con “Be My Husband”, la cover di Nina Simone che fa entrare prepotentemente nella sala il suono del timpano, uno dei sei strumenti con cui la cantante si destreggia sul palco. Del resto il format del “Nice To Meet You” prevede proprio questo, che Francesca sia la sua stessa band e mescoli pianoforte, chitarra, basso, timpano, glockenspiel e tc helicon. Di fatto on stage non è mai “Sola”, anche perché il pubblico accompagna ogni sua nota sventolando alcuni palloncini rossi distribuiti all’ingresso.
L’amore resta presente con “Un Cuore in Due”, brano molto amato dai fan e scritto con Ermal Meta, che è venuto a vederla così come Marco Mengoni, giacca militare e cappellino rovesciato all'indietro d'ordinanza. Il “Vai Tosa”, gridato da qualche suo ammiratore del Veneto, anticipa due canzoni in inglese: “Honey Sun" e “Wonderwall”: “La prima l’ho scritta a 11-12 anni, nel periodo un po’ ‘sfighez’; la seconda la conoscete tutti, ha 20 anni come me ed è la cover degli Oasis che spero non mi facciano causa per come la eseguirò”.
Si fila veloci a “L’amore esiste”, “perché l’amore è il quantificatore essenziale della vita”, e si arriva a “Tanto³”, realizzata in una nuova veste grazie all’uso massiccio della loop station che registra e ripropone alcuni segmenti della voce di Francesca. “Adoro alla follia questa canzone di Jovanotti perché mi faceva da sveglia al mio primo campeggio, avevo 9 anni”. Prima standing ovation.
(Tutto è) Magnifico” è invece la versione primordiale del duetto con Fedez di cui tutti conoscono a memoria le parole e che porta la Michielin all’ultimo brano “Nice To Meet You”. “È la canzone che dà il nome a questo tour, l’ho composta in due ore. Non è il capolavoro della musica italiana perché è in inglese”. La seconda standing ovation e il grido “Ancora, ancora” degli spettatori richiamano Francesca sul palco. Tocca a “Summertime sadness” di Lana Del Rey, “Lontano” e in chiusura “Nessun Grado di Separazione”, disco d’oro in tre settimane dall’uscita. L’oro per cui prima del concerto l’abbiamo paragonata a Re Mida, perché sembra che in questo momento qualsiasi cosa tocchi luccichi come il metallo più prezioso. Così, per gioco, ci siamo fatti dare da lei tre numeri da giocare al lotto: 2 per il secondo posto a Sanremo, 21 per la sua età e ovviamente 20 per “di20are”, l'ultimo disco e il prossimo tour. C’è da scommetterci, Francesca diventerà una grande.
Andrea Daz per Radio Italia


 

#atupertu con Francesca Michielin