News13 gen 2021

Michele Bravi racconta il nuovo album, canzone dopo canzone

La geografia del buio uscirà il 29 gennaio

Il 29 gennaioMichele Bravi tornerà con il nuovo album La geografia del buio che conterrà 10 inediti. In alcuni di questi brani sono presenti le colleghe e amiche Federica Abbate e Chiara Galiazzo
La tracklist è la seguente:
1. La promessa dell'alba;
2. Mantieni il bacio;
3. Maneggiami con cura;
4. Un secondo prima (in duetto con Federica Abbate);
5. La vita breve dei coriandoli;
6. Storia del mio corpo;
7. Tutte le poesie sono d'amore;
8. Senza fiato;
9. Quando un desiderio cade;
10. A sette passi di distanza.
Negli ultimi giorni, Michele Bravi sta raccontando un po' La geografia del buio, che arriva dopo un periodo difficile.
Sui social, il cantante ha svelato, ad esempio, che il progetto è dedicato a una persona che si trova "dall'altra parte del mondo" e che non fa più parte della sua quotidianità. Poi, ha anticipato che in alcune canzoni è presente la voce dell'amica Chiara Galiazzo. "Lei ci sarà. La sua voce ci sarà. In più di una traccia", ha spiegato il cantante. 
Michele Bravi sta anche regalando aneddoti sulle canzoni dell'album. 
La promessa dell'alba è la prima traccia. È il punto di inizio del processo di dolore che l'artista ha vissuto e poi raccontato nel disco. 
Mantieni il bacio racconta la ferita del mondo. "Credo che sia la cosa più alta che io abbia mai cantato. Un testo enorme", ha confessato. 
Maneggiami con cura è una dichiarazione di fragilità. "È l'inno di una devozione nei riguardi di chi sa proteggere, custodire e guidare", ha aggiunto.
Un secondo prima è il duetto con l'amica Federica Abbate. A lei, Michele Bravi ha dedicato parole d'amore: "È una delle persone più importanti della mia vita, come un elastico al polso: quello che ti serve sempre quando sei scompigliato e che appena lo togli ti lascia la traccia sulla pelle, pronto ad raccoglierti ancora e ancora e ancora".
La vita breve dei coriandoli (il singolo apripista) nasconde un messaggio vocale che il cantante ha ricevuto (realmente). "In quel messaggio, la persona a cui il disco è dedicato mi chiedeva di cantare tutto il buio che avevo dentro. Dopo quel messaggio, ho scritto la prima canzone. La notte stessa", ha precisato. 
Storia del mio corpo ripercorre quello che Michele Bravi ha provato, sulla sua pelle, durante l'EMDR (un percorso medico che aiuta a superare un trauma). "È una dedica d’amore al proprio corpo che piano piano torna ad affacciarsi sul mondo aggrappandosi con timore alle piccole fessure degli occhi", ha commentato. 
Tutte le poesie sono d'amore è sulla "solitudine claustrofobica del buio". "La particolarità del percorso di un'esistenza non può isolarti dal mondo. Traiettorie semplici e complesse di vite differenti si incontrano, come linee della mano, in un luogo di umanità e comprensione e quel senso di solitudine claustrofobica del buio lascia spazio a gesti d'amore potenti e veri", ha detto. 
Senza fiato è dedicato a coloro che hanno "incontrato in maniera forte il peso dell'imprevedibile". "Vivere la quotidianità è una prigione costante sotto l'insostenibile peso di un dramma potenziale", ha dichiarato.
A sette passi di distanza è la prima canzone che l'artista ha scritto. "È un brano che ho sentito bisbigliare tra i tasti del pianoforte verticale in salotto dopo che qualcuno mi aveva chiesto di tornare a parlare e soprattutto di tornare a cantare", ha svelato. 
Quando un desiderio cade è l'ultima traccia. Michele Bravi l'ha ricevuta, in una nota vocale, da Federica Abbate qualche anno fa. "Il 16 gennaio di due anni fa, in un momento in cui per me ancora il silenzio era l'unica parola, ho ricevuto un messaggio da Federica Abbate. Dopo quel messaggio, una nota vocale. Questa canzone. La canzone che, per la prima volta, mi ha fatto cantare davanti allo specchio sopra la voce di un'amica che ha avuto il coraggio di scriverla e inciderla prima di me", ha infine rivelato.