Marco Mengoni e i suoi fan sono legati da un rapporto viscerale, non lo scopriamo certo oggi. A così tanta bellezza non si abitua nessuno, nemmeno Marco che quasi si commuove subito sulle note della prima canzone “Cambia un uomo”. “Io vi vorrei prestare i miei occhi per vedere quello che vedo io davanti a me. Sono più di 13 anni che faccio questo mestiere, ma quando arrivo in questo stadio… Questo è il posto dove ci possiamo sentire noi stessi sempre: potete piangere, urlare e ballare, senza stress”, sono le sue prime parole rivolte al mare di gente di San Siro.
Come Muhammad Alì quando entrava sul ring, Mengoni ha fatto il suo ingresso dal ventre dello stadio, in mezzo a due ali di folla festanti che volevano stringergli la mano. Del resto facevano già la ola (senza la H) prima dell’inizio del live.
Allo stadio di Milano non ci sta più nemmeno uno spillo, ma basterebbe la grande voce di Marco Mengoni a riempirlo. A metà concerto, l’artista si ferma estasiato quasi a godersi il momento e si batte ripetutamente la mano sul petto, facendo venire i brividi sulla pelle a tutti quanti. Dopo un piccolo omaggio a Tina Turner, “un’artista che mi ha ispirato molto”, in coda a “Due nuvole”, Marco ha proposto “la canzone del 2013”, cioè “L’essenziale”. È bastato alzare il microfono al cielo per far vibrare San Siro, che è poi definitivamente esploso alla vista di Elodie, pronta per il duetto con la D maiuscola dell’estate in “Pazza musica”.
Le voci dei fan accorsi allo stadio di Milano non hanno sosta perché in scaletta è il momento di “Due vite”, la canzone che ha vinto Sanremo, è arrivata quarta all’Eurovision ed è la seconda più venduta del primo semestre in Italia dopo “Cenere” di Lazza.
Insomma, se fosse stata l’ultima canzone, il pubblico sarebbe stato pronto, ma per fortuna non lo è. La scaletta scorre rapida, attraverso canzoni di enorme significato come “Ti ho voluto bene veramente”. “Questa canzone mi fa pensare a tantissime cose, errori che ho fatto nella vita. Voglio condividere con voi questo: sto provando a verbalizzare con le persone che sono vicine a me quanto le amo. Non perdete tempo, non fate come me. Crediamo che la vita sia infinita, ma ce n’è una sola. Ho viaggiato in questo tour per tutta Italia, grazie a voi ho avuto l’opportunità di fare delle esperienze incredibili e vivere belle emozioni. A San Siro l’anno scorso non riuscivo a dire una parola, quest’anno è andata meglio”. Poco dopo però, sulle note di “Guerriero”, Marco ha la voce rotta dall’emozione. Ma tanto ci sono i fan a “dargli forza sempre”.
Un bacio al palco e via verso il gran finale all’insegna di successi come “Ma stasera”, “Pronto a correre” e “Buona vita”, con cui chiude il concerto allo stadio San Siro di Milano. Tra una settimana esatta, sabato 15 luglio, è atteso dallo show al Circo Massimo di Roma che inizierà già dal pomeriggio e che avrà come special guest Bresh, Gazzelle, Samuele Bersani ed Elodie.
Di seguito la scaletta del concerto di Marco Mengoni allo stadio San Siro di Milano, sabato 8 luglio 2023:
- Cambia un uomo
- Esseri umani
- No stress
- Voglio
- Muhammad Alì
- Psyco Killer
- Credimi ancora
- Mi fiderò
- Luce
- Proteggiti da me
- Parole in circolo
- Due nuvole
- L’essenziale
- Pazza musica con Elodie
- Due vite
- Fiori d’orgoglio con Ernia
- Sai che
- Hola
- Ti ho voluto bene veramente
- Guerriero
- Ma stasera
- Pronto a correre
- Io ti aspetto
- Proibito
- Buona vita