Due ore abbondanti di grande musica dal vivo, un'eclissi di luna e sogni che si realizzano: questo e molto altro nel racconto del concerto di Lucio Corsi e della sua ciurma all'Ippodromo di Milano
Milano, 7 settembre 2025. C'è un'atmosfera di fine estate all'Ippodromo San Siro: il sole inizia a scendere e persone di tutte età si avvicinano al palco. Molti indossano l'iconica maglia bianca di Topo Gigio con la frase “Volevo essere un duro”, qualcuno guarda il telefono per non perdersi i primi scambi tra Sinner a Alcaraz, tutti sono qui per il concerto di fine tour di Lucio Corsi, reduce da 28 appuntamenti nei festival di tutta Italia.
Il volume della musica del preshow sale (ovviamente, c'è anche Ivan Graziani tra le scelte di Lucio) fino al momento più atteso. La band sale sul palco tra gli applausi e finalmente Lucio Corsi entra sul palco a modo suo, sbucando fuori da una tendina che userà spesso nel corso del concerto per le sue apparizioni/sparizioni. L'outfit è quello delle grandi occasioni, per intenderci quello sfoggiato tra Sanremo ed Eurovision. Lucio inizia la lunga serata (il concerto durerà poco più di due ore) e stacca il primo assolo già al primo brano in scaletta, “Freccia Bianca”.
Lucio Corsi procede spedito, prendendosi solo qualche secondo per presentare i suoi brani, che vanno dal primo album “Bestiario Musicale” (2017) all'ultimo album “Volevo essere un duro” (2025), passando per “Cosa faremo da grandi?” (2020) e “La gente che sogna” (2023). Del resto, nel pubblico c'è chi ascolta Lucio da molti anni prima del boom di Sanremo e la scaletta di oltre 20 brani accontenta anche i fan della prima ora. Tra un cambio d'abito e un cambio di chitarra, il cantautore toscano scompare e poi ricompare su un pianoforte appoggiato sui giganteschi amplificatori della scenografia, inaugurati all'Eurovision e ampliati per il gran finale del tour. “Fin da bambino ho sognato degli amplificatori così grandi da metterci sopra un pianoforte: è un bel sogno diventato realtà”.
Lucio Corsi e la sua band sono uno spettacolo unico, proprio come l'eclissi di luna nel cielo sopra l'Ippodromo. Sul palco, fanno irruzione anche il fratello artistico Tommaso Ottomano, regista e co-autore di tanti successi (in primis, “Volevo essere un duro”) e l'iconico fotografo Francis Delacroix, a cui è dedicato l'omonimo brano, cantato anche come bis a fine concerto “nella versione più sgangherata che ci sia”, a detta di Lucio, che infatti scavalcherà le transenne e si farà un giro tra la sua gente.
“La ragazza trasparente”, “La lepre” e “Senza Titolo”: la band lascia il palco e Lucio Corsi esegue in solitaria questi brani tra pianoforte, chitarra acustica e l'inseparabile armonica. L'atmosfera è magica, così come quando arriva il momento del “Testo senza musica sui parchi”, un monologo-poesia che Lucio ha scritto proprio quando si è trasferito qui a Milano, scoprendo limiti e contraddizioni della vita di città dopo una vita nella sua Maremma.
Per “Volevo essere un duro” tornano tutti sul palco: Iacopo Nieri (pianista, cori), Giulio Grillo (tastiere, cori), Filippo Scandroglio (chitarra), Marco Ronconi (batteria), Filippo Caretti (basso, cori) e Carlo Maria Toller (polistrumentista, cori), Hiroko Hacci e Caterina Yuka Sforza (coriste), Gregorio Cappelli, Enrico Gabrielli, Paolo Malacarne e Francesco Bucci (fiati) e Alex Pacho Rossi (percussionista). Ovviamente, il brano arrivato secondo al Festival di Sanremo e vincitore della Targa Tenco 2025 è il più cantato della serata. Le voci si fanno sentire anche con l'ultimo singolo “Situazione complicata”, ma anche con i meno recenti “Rocko”, “Cosa faremo da grandi” e “Astronave giradisco”. Sulle note di “Nel cuore della notte”, Lucio è di nuovo solo sul palco, mentre il pubblico dell'Ippodromo fa da scenografia accendendo le torce dei telefoni.
"È l'ultima data del tour. Stare in tour è come essere a casa, anche perché sono con questa band da quando sono ragazzino. Ovunque siamo, io mi sento sempre a casa. Il mio sogno è essere perennemente in tour, come Dylan", confida Lucio. Il sogno si sta già realizzando: a fine concerto, Lucio Corsi ha annunciato il “Lucio Corsi – Palasport 2026”, il suo primo tour nei palazzetti di Firenze (27 novembre 2026), Roma (5 dicembre 2026) e Milano (11 dicembre 2026): i biglietti sono disponibili dalle 14 di oggi 8 settembre. Prima, ci sarà un'altra prima volta grazie al “Tour Europeo 2026” nei club, in programma tra gennaio e febbraio 2026 (biglietti disponibili a partire dalle ore 11 del 15 settembre).