L'INTERVISTA24 mar 2025

Lucio Corsi, il nuovo album: in 2632 parole, ci racconta un "passato reinventato"

L’artista si è soffermato anche su una delle tracce che compongono il disco, ossia "Francis Delacroix", dedicato a un suo amico "talmente surreale come persona che a volte mi chiedo se esista realmente"

Fresco di pubblicazione del suo nuovo album, che prende il titolo dal brano sanremese "Volevo essere un duro", Lucio Corsi è approdato all'isybank Music Place. È proprio con la canzone che l'ha fatto conoscere su larga scala che l'artista ha aperto l'intervista ai microfoni di Mauro Marino e Francesca Leto, con cui è entrato nel merito del disco, del brano "Francis Delacroix", dedicato a un suo caro amico e che ha suonato dal vivo, e delle tante date che lo attendono nei prossimi mesi.
Come va?
Bene!
Come è andata in questo mese e mezzo?
Bene, sono contento, felice. Ora soprattutto che inizia il tour.
Il tuo album è uscito venerdì e contiene 9 brani. Hai detto: “ho trovato nove canzoni diverse e le ho convinte ad andare ad abitare nello stesso palazzo
Mi piacciono gli album corti. I dischi che preferisco sono tutti composti da 8 o 9 tracce. Poi mi piacciono anche quelli più lunghi, ma in genere preferisco questi sintetici.
L’11 aprile uscirà in formato cd e vinile. Per la scelta dei personaggi di cui parli come è andata? A cosa ti ispiri?
Nelle canzoni del passato che amo, spesso si raccontavano vicende di persone, ora invece si raccontano momenti precisi, stati d’animo collocati nel tempo. Io sono affezionato a quelle canzoni là, che parlavano di personaggi. La forma di racconto è una cosa da continuare a fare fa parte del cantautorato italiano, così ogni album era una piazza, un palazzo con personaggi che si incrociano.
La fama su larga scala è arrivata ora, ma son 10 anni che suoni...
Sì, da quando ero ragazzino, però sono felice che questa cosa sia successa, che la canzone sia stata capita e di essere passato da Sanremo dopo anni di cose andate sia bene che male. Lì sono andato a cuor leggero, ero tranquillo, nel mio. 
Quindi è stato il momento giusto, con la giusta maturità
Sì, se penso a ragazzi più giovani di me... Se ripenso a me stesso a quell’età… Avrei fatto fatica. Poi c’è chi riesce a gestire la cosa, è soggettiva, ma penso che per me sia stato il momento giusto dopo anni.
Insomma, le aspettative sono state rispettate e addirittura superate
Sì, era un salto nel vuoto, non sapevo come sarebbe andata, volevo fare bene, non avere rimpianti. E poi è andata bene, mi ha stupito e ne sono felice.
La tua canzone "Francis Delacroix" parla di un tuo amico, un fotografo di Volpiano. Cosa dice Francis di questo brano?
Gli piace! Dico cose straordinarie di Francis. Vorrei viaggiare nella storia e mescolarla come lui. Dico solo cose buone di Francis perché è un grande amico, forse immaginario. È talmente surreale come persona che a volte mi chiedo se esista realmente.
Come è stato lavorare a questo nuovo album "Volevo essere un duro"?
Volevo parlare delle persone in maniera più dirette, prima mi affidavo ad altre cose, ad alberi, animali, buio... Ma forse non avevo la chiave per parlarne in modo diretto. Ora invece sì.
Tu usi una forma di passato reinventato...
È un disco che parla di adolescenza, ci sono ricordi miei e di altri e facendo così ho provato a reinventarmi l’adolescenza o il passato, perché il futuro è sorprendente, mentre il passato lo conosciamo già: guardando indietro e reinventandocelo, quindi, ci fa cambiare i passi verso il domani, perché cambiando il passato ti muovi meglio nel futuro.
È molto interessante questo approccio, mette in gioco tanta immaginazione…
Alla fine l’immaginazione è parte della realtà.
Questo disco contiene 2632 parole. Le hai contate!
Metto sempre il numero di parole, come nelle medicine o nelle cose da mangiare devi sempre mettere quello che c’è dentro. Magari uno è allergico…!
Nei prossimi mesi sarai impegnato nell'Eurovision e in molte date...

Sarò in giro da aprile, poi da giugno fino a settembre. Ci saranno anche gli ippodromi di Roma a giugno e di Milano a settembre. La parte live è quella che più ci piace, non vogliamo fare altro che stare in giro a suonare.
In questo tour, ci saranno più cose nuove o del passato?
Tutto insieme!
Hai contato tutte le parole che farai live?
Forse devo farlo!

Intervista a Lucio Corsi (24/03/2025)