News07 feb 2020

Levante: “La scala del Festival di Sanremo? È come andare nell’Ade”

Sta scrivendo il terzo romanzo. Ecco perché ha scelto Si può dare di più

Levante racconta il brano Tikibombom, il suo Festival di Sanremo, che sognava da bimba, e la scelta di Si può dare di più con Francesca Michielin e Maria Antonietta, svelando anche che sta scrivendo il suo terzo libro: ecco la sua intervista al Fuori Sanremo Reward Intesa Sanpaolo con Simone Maggio e Daniela Cappelletti.
SI PUO’ DARE DI PIU’. Com’è nato il duetto nelle cover del Festival di Sanremo 2020 con Francesca Michielin e Maria Antonietta? “Sono amiche, è stata una bellissima esperienza. La scelta della cover è stata la più difficile dell’esperienza sanremese: la lista dei brani che hanno partecipato a Sanremo è infinita, così ho guardato l’anno in cui sono nata, il 1987, quando ha vinto Si può dare di più, un brano inclusivo che assomiglia a Tikibombom; non era mai stata rifatta, soprattutto da 3 donne. Ho alzato il telefono e le ho chiamate, sono molto felice, ero emozionata. Loro due mi piacciono, ci conosciamo da tempo, sono bravissime cantautrici, ci somigliamo: volevo portare questo spicchio di femminilità sul palco”.
TIKIBOMBOM. Levante ha spiegato così il brano sanremese: “Quando ho pensato a un ritmo, non era il reggaeton come dicono tutti, era un po’ quel sound degli anni 90, con l’idea di andare ‘in direzione ostinata e contraria’”. La cantante ha anche rivelato un particolare curioso delle riprese del video: “Faceva un freddo indescrivibile quel giorno, l’abbiamo registrato poche settimane fa in un ex fabbrica di carta, eravamo vestiti leggerissimi, ballavamo in modo etereo ma c’era il gelo, in certi punti si vede il soffio del respiro”.
SANREMO 2020. Come sta vivendo il suo Festival, Levante? “Sono molto contenta, sono a Sanremo da domenica, mi trovo in questa bolla sanremese dove il tempo e lo spazio non esistono, è un fluttuare tra interviste e esibizioni, non ho la percezione reale di cosa succede nel mondo, il brano sta andando bene in classifica e il messaggio sta arrivando, è un pezzo che di primo acchito non arriva subito, ci vuole qualche ascolto per capirlo fino in fondo”. Il Festival è un sogno della cantante da quando era bambina: “A casa conserviamo tutto in modo ordinato, ma a casa in Sicilia non ho mai ritrovato il quaderno delle elementari in cui c’era il tema dove ho scritto che voleva andare al Festival di Sanremo con Pippo Baudo, era un mio sogno da piccola”.
A tratti però Sanremo può anche trasformarsi in un incubo: “Il palco di Sanremo ha una grande storia, è uno dei più importanti del nostro Paese: quando scendi le scale, il corpo inizia a voler fuggire, provi secchezza delle fauci, tachicardia e salivazione a zero ma una forza superiore ti fa finire il brano, al termine lasci il palco mezzo morto. Prima c’è l’attesa dietro le scalette di ferro alle spalle della scenografia, poi il tragitto per le scale fino al centro del palco: è come andare nell’Ade; avrete capito che mi sto divertendo tantissimo! Non è una passeggiata, si scatena una forte emotività che ti risucchia, è pazzesco, non c’è Forum di Milano che tenga, anche se mi sono esibita lì da poco, ne parlerò con più lucidità da lunedì, intanto faccio incontri potenti e forti”.
NEWS. Levante non si ferma mai: “Sono dolorosamente creativa, vorrei musicare un film, vorrei fare un film e vorrei realizzare una mostra fotografica, sto scrivendo il terzo romanzo”. Intanto esce Magmamemoria MMXX: “È un repack, li ho sempre odiati, invece amo questa raccolta con l’album, la versione live delle 13 canzoni al Forum potenti e emotive, più bonus track e Tikibombom”.