#ATUPERTU CON...27 mar 2023

Laura Pausini: “Migliorata in questi 30 anni? Babbo dice che son peggiorata!”

Un nuovo progetto e un nuovo tour mondiale tre decenni dopo la vittoria di Sanremo, nel 1993: “Mi sento orgogliosa, canto ‘La solitudine’ e mi emoziono ancora”. Ecco la video-intervista alla Redazione di Radio Italia solomusicaitaliana

Laura Pausini, dopo le nozze con Paolo Carta, racconta alla nostra Redazione il suo ritorno sulla scena, con il singolo “Un buon inizio” che anticipa le sue Anteprime Live e un tour mondiale che richiederà un’attenta preparazione, un po’ diversa da quella che è servita per l’ultima maratona di 24 ore con cui ha festeggiato i 30 anni di carriera. Nella sua video-intervista #atupertu, si chiede in cosa sia migliorata maggiormente nel corso della sua carriera, cita papà Fabrizio e torna indietro al suo primo tour
Un buon inizio”, scritta anche insieme a Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, recita: “È il mondo che crolla, ma la mia testa dura no”. È stato anche questo il suo segreto per superare tutto e diventare la grandissima artista che conosciamo? “La testa dura mi ha aiutata sicuramente nella vita e nel mio mestiere. Sono testarda, ma anche disciplinata, e questo aiuta la mia testa dura a realizzare i sogni”.
Laura Pausini è partita dalla vittoria tra le Nuove Proposte di Sanremo, nel 1993: “La cosa di me che è migliorata di più in questi 30 anni è… forse niente! Il mio babbo dice che sono peggiorata”, scherza, ripensando a quanto sia cresciuta con l’avanzare della sua lunga carriera. “Essere meno ingenua mi hai aiutato a diventare più responsabile, ma non ho mai dimenticato che tutto quello che è artistico deve venire dal mio istinto. Mi sento orgogliosa di questo, tanto è vero che dopo 30 anni canto ‘La solitudine’ e mi emoziono ancora. Capita raramente quando passano tanti anni”. Alla fine, una cosa in cui è migliorata, la cantante la individua: scoprila nella video-intervista qui sotto!

#atupertu con Laura Pausini 27/03/2023

Per festeggiare l’importante anniversario, Laura ha tenuto una vera e propria maratona, il 27 febbraio: 3 concerti a New York, Madrid e Milano nel giro di sole 24 ore, che hanno richiesto un rigido allenamento. “È stata una preparazione nuova perché, insieme al mio foniatra, alla mia nutrizionista e al mio allenatore, abbiamo fatto un incontro 6 mesi prima della data e mi hanno preparata come se fossi un’atleta. Da adesso comincia un nuovo tipo di allenamento, fisico e vocale”, ha spiegato, già proiettata verso il tour mondiale in partenza l’8 dicembre. “Non amo moltissimo fare la ginnastica, ma mi preparo pensando all’obiettivo, che sono la musica e i miei concerti: mi sento addosso la responsabilità di portare a termine ogni concerto nel miglior modo. Le persone fanno dei sacrifici per vedermi, anche economici, e non voglio che vengano per una cosa che funziona a metà”. Ai fan, quindi, dice: “Sono molto esigente con me stessa perché vi meritate almeno un minimo di quello che mi avete dato regalandomi questa vita”.
Il tour sarà anticipato dalle anteprime a Venezia, in Piazza San Marco, e a Siviglia, in Plaza de España, due location in cui Laura, incredibilmente, non si è mai esibita in carriera: “Dopo 30 anni, conosco anche il bagno di tutti i palasport d’Italia! Avevo bisogno di ricominciare con qualcosa di nuovo e che mi avvicinasse molto alla mia gente, alla mia famiglia”, spiega ai nostri microfoni. “Quando mi hanno proposto di fare le piazze, ho pensato che fosse una grande idea perché nel ‘93, dopo aver vinto Sanremo, il mio primo tour era nelle piazze”.
Dopo questo “ritorno al passato”, quindi, l’artista darà il via a una serie di concerti che, tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, si sposteranno dall’Italia all’Europa, dall’America Latina agli Stati Uniti. Ma le novità potrebbero non essere finite qui… Nell’attesa, la richiesta è così alta che alcune date sono già raddoppiate.