News02 gen 2019

Jovanotti: “Jova Beach Party sarà un fulmine di musica, ospiti, dj set…”

Lorenzo svela anche un aneddoto sul mitico video di “Serenata Rap”

Jova Beach Party di Jovanotti è un tour speciale: i biglietti per questi concerti 2019 vanno a ruba. Canzoni come Chiaro di luna e Oh, Vita! sono il cuore del nuovo show di Lorenzo che parte dalla musica per diventare uno spettacolo a 360 gradi sulle spiagge italiane, un villaggio, una città, un fulmine di emozioni.
L’artista ha spiegato tutto questo, svelando anche un aneddoto sul mitico video di Serenata Rap.
JOVA BEACH PARTY. Jovanotti parte dalla percezione di una “sensazione di cose da inventare”: “Sono tutti d’accordo gli analisti della rete: nessuno legge in rete oltre la quarta riga. Funzionano solo i meme, i video brevissimi e certe foto. YEAH! Quindi, ora che siamo soli io e te posso dirtelo: eccola quella sensazione di cose da inventare. Non è perché siamo all’inizio di gennaio, il mio anno è iniziato quando ho detto in riunione davanti alla mia squadra guardando un punto nel cielo... Jova Beach Party! Con l’aria rapita tipo John Belushi di fronte a James Brown vestito da prete”.
SERENATA RAP. “È tra le mie sensazioni preferite” continua Lorenzo ricordando poi una delle sue canzoni più amate, “E portatrici di sana inquietudine, nel senso di uscita dalla quiete, come se mi ci volessi cacciare a forza in queste situazioni, rompere la simmetria delle emozioni per provare a ricrearla diversa alla fine del rimescolio. Mi torna in mente quando girammo il video di serenata rap, che siccome l’idea di appenderci era stata mia (spalleggiata da Ambrogio il grande compagno di molti video), quando ci trovammo al mattino sul set non potevo essere io quello restio a stare seduto su quella panca traballante a 50 metri d’altezza. Così sebbene me la facessi sotto quel giorno mi costrinsi a non darlo a vedere, per infondere sicurezza a chi doveva stare lì sulla panca con me, ottenendo alla fine un video che ancora oggi ogni volta che lo guardo rivivo le mie vertigini represse”.
BAND. Tra poco il cantante “convocherà” i musicisti: “Chi lancia l’idea poi la deve incarnare a testa alta, situazione non sempre comoda perché esclude la possibilità di lamentarsi, lasciando questo piacere agli altri. Tra qualche settimana riunirò i musicisti, per affrontare con loro l’idea che mi sono fatto del nostro set a Jova Beach. Prima di quel giorno faccio esperimenti da solo in studio e ovunque mi trovi perché lo studio di registrazione e la sala prove sono nella testa prima di essere da qualche parte là fuori. Sono in quella fase in cui qualsiasi cosa, davvero qualsiasi, la guardo in funzione delle spiagge, come quando sei incinta e il mondo ti sembra tutto un ribollir di pance, di passeggini, biberon, mamme nonne bimbi ciucci ecc”.
SHOW. Come saranno i concerti del tour 2019 Jova Beach Party? “Quello che vorrei fare è rinunciare del tutto all’idea tradizionale di band monolitica disposta in quel modo inventato dai gruppi beat negli anni 60 e dato per acquisito (se possiamo chiamare tradizionale una cosa che ha una cinquantina d’anni). Vorrei montare sul palco qualcosa che sia più come un laboratorio, o un playground, e con quello generare il flusso della musica, sfruttando la telepatia acquisita in molti concerti insieme e andando oltre. Senza una scaletta predefinita, mixando i pezzi del mio repertorio con altra roba ma non in forma di cover, come un DJ set del tutto nuovo. Una ‘consolle allargata’ che in fondo nella mia testa è una cosa che c’è stata da subito, forse la più naturale delle situazioni visto che è proprio da lì che è partito tutto e dopo un lungo giro ci torno, cambiato, come tutto è cambiato e dopo che sono successe cose che mai avrei previsto, mai e poi mai, ma nemmeno mai escluso a priori”.
OSPITI. Il villaggio di Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti si popolerà quindi di musica, canzoni come Chiaro di luna e Oh, Vita! e di amici sul palco: “Jova Beach vorrei che fosse davvero un film diverso, un tipo di esperienza che nasce da tutta una serie di elementi assemblati e in cui la musica è il fulmine di Frankenstein, per intenderci, sbam! Un fulmine lungo tutta una giornata. Da oggi iniziamo a definire data per data anche gli ospiti, non ci sarà niente di prevedibile, la musica è la mia passione e le passioni si condividono quando sono forti come è forte in me e mi piacerebbe mettere insieme giornate di musica che lascino un bel segno. Di questi tempi è importante allargare gli orizzonti, io la sento come una cosa necessaria, proprio perché sembrano tutti così sicuri di se, tutti alle prese con la definizione di un’identità forte da spiattellare in faccia agli altri. La penso proprio all’opposto, mi interessa sempre di più la fluidità delle cose, continua ad interessarmi ciò che si muove”.
MUSICA. Mentre continua la caccia dei fan ai biglietti per i concerti, c’è spazio anche per alcune domande su cosa sia la musica oggi: “Mi capita in certi momenti di pensare che là fuori non ci siano più gli appassionati di musica ma solo in certi momenti, perché poi quando mi ritrovo con certa gente facciamo tardi a parlare solo di musica, ore ed ore intorno a cosa è una canzone, cosa sta diventando, cosa non è cosa non diventerà mai. È che il cosiddetto ‘la fuori’ se ne frega della musica, anzi se ne frega di tutto, è un frullatore di realtà, e se non ci si sta attenti si finisce frullati insieme a tutto il resto e poi non si sa più se quello è un piede o una pinna, una scarpa o una scultura, se quello che provi è schifo o fascino, paura o desiderio”.
CAOS. Jova Beach Party sarà animato anche da un “carnevale di contrasti” che Jovanotti descrive così, augurando a tutti buon anno nuovo: “Anche per questo la sabbia, la spiaggia, il mare, il confine tra acqua e terra, tra crema solare e pelle, tra giorno e notte, tra musica suonata e pattern digitali, quantizzazione ed errore, tra caso e necessità, tra libertà e senso del ritmo, tra invenzione e sicurezza, tra spazio aperto e confine. Tutto quel carnevale di contrasti che ha a che fare con la vita ed è il contrario della morte, della quiete, a cui le cose sembra che tendano. Attratte verso il centro della terra le cose cadono, qualcuno che alza gli occhi e si ribella e le cose cambiano, questa frase ha l’aria di essere un po’ molto epica ma no, va intesa anche in senso terra terra, come un specie di constatazione di una cosa talmente evidente da essere continuamente dimenticata. La forza di gravità è la più ineluttabile delle forze eppure, eppure, eppure, pensate a una giraffa, a un delfino, a un australopiteco, a un aeroplano, a un fiore, ecco. Di fronte al caos interiore non si può far finta di avere soluzioni o luoghi dove andare, c’è solo da mettersi in viaggio e da decidere se rifare la stessa strada o prendere una direzione in base a un luccichio, a un richiamo irrazionale, a qualcosa impossibile da dire con le parole.Ok, basta per oggi. Buon anno!”.

JOVANOTTI - VIVA LA LIBERTA' (estratto)