Ovunque sarai04 feb 2022

Irama: “Non vado dallo psicologo perché scrivo canzoni come quella di Sanremo”

Tutto pronto per la cover di “La mia storia tra le dita” con Gianluca Grignani

Ci sarà anche Gianluca Grignani questa sera sul palco dell’Ariston, per cantare insieme a Irama il suo successo “La mia storia tra le dita”. Irama ha infatti scelto di presentare questa canzone nella serata dedicata alle cover del Festival di Sanremo 2022 e ne ha parlato in diretta su Radio Italia solomusicaitaliana, in collegamento con Mauro e Manola nel Fuori Sanremo Reward di Intesa Sanpaolo.
Hai cantato molto bene sul palco dell’Ariston: ci racconti la tua canzone “Ovunque sarai”?
La canzone nasce in Salento. Era un periodo un po’ buio per me. Avevo preso una casa e mi ci ero chiuso dentro con con musicisti e produttori ma non riuscivo a scrivere, così sono salito sul tetto della casa e mi sono messo a scrivere in forma di poesia a una persona che non c’è più e così è nata ala canzone. Tante persone si rivedono in questo brano perché questa cosa capita a tante persone e la musica è fatta per condividere queste cose. A livello egoistico le canzoni sono una terapia, non vado dallo psicologo perché scrivo canzoni, però le canzoni sono anche emozioni bloccate da tirare fuori e rivivere quando le canti”.
Sei un perfezionista?
Sono meticoloso in ciò che faccio a livello lavorativo, però la naturalezza e l’emozione delle canzoni è importante e, da quel punto di vista, non sono molto tecnico e concentrato durante l’esibizione. Se anche sbavassi delle cose non me ne fregherebbe nulla: dal vivo le canzoni non devono essere identiche al disco, devono essere vive”.

Irama - Fuori Sanremo Reward (04/02/2022)

Come mai hai scelto di duettare con Gianluca Grignani stasera?
Lui è una rockstar e la canzone è un cult mondiale. Gianluca ha questa cosa che ho sempre rivisto un po’ anche in me, un dualismo fra essere nudi e crudi ed essere molto emotivi con la musica e le parole”.
Sarà fedele all’originale?
E’ impossibile essere fedeli all’originale perché stasera c’è un’orchestra e il pezzo originale è chitarra e voce, però lo scoprirete dal vivo”.
Il 25 febbraio esce il tuo quarto album “Il giorno in cui ho smesso di pensare”.
Sono giovane ma sembro vecchio… è il primo disco in cui ho fatto collaborazioni. Ho avuto l’onore di confrontarmi con gli artisti che preferisco della scena italiana e non. Il titolo è una provocazione, il disco racconta proprio l’opposto perché è impossibile smettere di pensare, sarebbe un sogno. Nell’album ci sono tanti mondi che non vedo l’ora di raccontarvi”.
Dal 2019 fatto tre Sanremo, tutti molto diversi fra loro…
La crescita c’è sempre stata, a livello personale e artistico. Ho sempre cercato di portare visioni della musica diverse. Ho sempre amato gli artisti eclettici, come Freddie Mercury. L’arte deve essere libera e non settorizzata in un mercato o in una playlist”.