ASPETTANDO IL TOUR 29 mag 2025

I Pinguini Tattici Nucleari a #rilive tra vita di provincia e finale di Champions

La band bergamasca era già stata protagonista a RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO in Piazza Duomo a Milano nel 2022 e nel 2023

A RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO, in Piazza Duomo a Milano, ci sono anche i Pinguini Tattici Nucleari, già protagonisti su questo palco nel 2022 e nel 2023. Ecco la loro intervista a Daniela Cappelletti ed Emiliano Picardi.

Benvenuti ragazzi! Come state?
Decisamente bene, anche c’è un bel caldo. Sembra un caldo d’agosto.

Siete in preparazione per il tour. Si parte il 7 giugno da Campovolo, una location leggendaria: come siete messi?
Stiamo provando tanto. Poi ognuno ha la sua routine fisica. Io nulla, ma c’è chi fa palestra. Ci sono tante incombenze prima di lasciare casa per un po’ di tempo…

Possiamo considerare la vostra partecipazione a RADIO ITALIA LIVE – IL CONCERTO come una sorta di Data Zero del tour?
È un ottimo riscaldamento, non solo per il clima. C’è così tanta gente in un posto così magico: in passato, ci siamo trovati sempre bene! Nel 2022 fu un ritorno: era la prima volta che ci confrontavamo con un pubblico dopo il Covid. Fu un’esperienza speciale, conservo ancora una foto. Anche nel 2023, ci eravamo esibiti poco prima del tour negli stadi: c’era un po’ di tensione e oggi stiamo rivivendo un po’ queste emozioni.

Pinguini Tattici Nucleari - Giovani Wannabe (#rilive 2023)

Possiamo dire che questo sarà il tour della vostra maturità?
Ci avete visto in faccia, siete sicuri? (scherzando, ndr). Dobbiamo ringraziare tanto il nostro pubblico per essere cresciuti così tanto in questi anni.

Ci parlate anche del libro “Piccola volpe”?
Il 24 giugno, uscirà il fumetto di “Piccola volpe”, che è un nostro b-side, ovvero una canzone meno conosciuta del nostro repertorio, ma a cui teniamo moltissimo. Ci abbiamo dedicato un fumetto.

Un’altra canzone a cui tenete molto è “Bottiglie vuote”, che avete realizzato con Max Pezzali. Com’è stato lavorare con qualcuno di mitologico come Max, un artista con cui siete cresciuti?
Innanzitutto, è un onore. Poi, da qualche anno stiamo coltivando un’amicizia vera: tutto ciò che è vero in questo mondo della musica va preservato. Max è una persona molto interessante. Fa delle conversazioni assurde, cambiando tanti argomenti a una velocità incredibile. Lavorarci insieme è stato ancora più bello.

In molti vi hanno paragonato agli 883. In cosa vi assomigliate secondo voi, anche nella vita quotidiana?
Musicalmente ci sono tante somiglianze e tante differenze, ma c’è uno spirito comune. Nella vita, ci unisce la provincia. Sia noi che gli 883, oltre a cantare e decantare la provincia, ci viviamo! La provincia è fondamentale: basta pensare a Vasco Rossi, che arriva da un paesino. Tutti conoscono Zocca grazie a Vasco. Molti miti vengono da zone dimenticate. Questa è la forza dell’Italia, che è un po’ la periferia del mondo.

Parliamo anche di calcio. C’è più emozione per la finale di Champions League o per l’inizio del tour?
Chiaramente esibirsi sul palco è un’emozione molto personale e speciale. Poi, io mi ricordo della vittoria nel 2010 e vorrei rivivere quella festa! Vedrò la partita a Campovolo con tutta la crew, sarà speciale!