#Atupertu19 gen 2023

Guè a Radio Italia: “Imbrattare Van Gogh è una cosa assurda”

Perché la scelta del produttore è fondamentale per un rapper? Ce lo spiega il Professore del Rap, che ora è anche su TikTok

Guè ha appena pubblicato il suo nuovo album “Madreperla” e ha incontrato #atupertu la redazione di Radio Italia solomusicaitaliana, per una video intervista in cui ci ha dato qualche lezione di Rap: ci ha svelato le qualità imprescindibili per essere un buon rapper, perché è fondamentale scegliere il produttore giusto per avere successo e quali sono stati i suoi modelli a inizio carriera, da J-Ax a Tormento.
L’artista ci ha anche detto la sua sugli attivisti che stanno imbrattando opere d’arte per protesta e ci ha parlato del suo arrivo su TikTok.

#atupertu con Guè (19/01/2023)

Per presentare il suo ultimo album “Madreperla”, Guè ha tenuto un conferenza stampa senza moderatori che, con la sua solita ironia, ha definito “Masterclass” e che gli ha dato modo di spiegare molte cose sul Rap. Ad esempio, quali sono le caratteristiche da cui non si può prescindere per essere un buon rapper: “Ci sono dei comandamenti che sono sicuramente la ‘realness’, la credibilità, la personalità deve essere importante, il timbro, una voce riconoscibile… e poi usare le parole in un certo modo, quindi metafore, giochi di parole e citazioni”.
Anche se adesso Guè è il professore del Rap italiano, all’inizio della sua carriera anche lui ha avuto degli insegnanti e si è dato dei modelli da seguire: “Seguivo Metal, Grunge, Rock… e poi sono passato al Rap. Forse, a differenza dei gioviani di adesso, io sono partito a sentire tanto Rap straniero, americano, e poi sicuramente tutta la old scholol italiana. Sicuramente ti direi J-Ax degli Articolo 31, dei primi dischi degli Articolo 31, e sicuramente Tormento dei Sottotono. E anche altri che ascoltavo ma che mi stanno sul… non li voglio nominare”.
Alla base del successo dei dischi di Guè c’è anche la capacità dell’artista di scegliere i produttori giusti; lui stesso ci ha spiegato che si tratta di un passaggio fondamentale per realizzare un progetto Rap: “La scelta del produttore è fondamentale nel Rap, ti spiego perché: ci sono rapper famosissimi, anche in America, che dopo un po’ sbagliano gli album perché non sanno scegliere le basi. Nei miei album ho lavorato con tantissimi produttori, però alcuni li ho tenuti perché so che sulle loro basi funziono”. Nel caso dell’ultimo album “Madreperla", la scelta è ricaduta su Bassi Maestro: “Per fare questo album, volevo usare un produttore autentico dell’epoca che sapesse di musica, campionamento, che avesse una cultura musicale… non è che ho detto ‘Faccio un disco con Bassi’, prima ho detto ‘Faccio un disco così’ e poi, di conseguenza, ho pensato che lui era la persona giusta. E poi lo conosco bene, abita vicino a casa mia”.
Guè ha presentato “Madreperla” anche dal vivo in piazza Affari a Milano, vicino al monumento di Cattelan che pochi giorni dopo è stato imbrattato da un gruppo di attivisti nel corso di una protesta a tema ambientalista. Anche la musica Rap spesso attacca duramente il sistema, ma Guè non approva questo modo di protestare: “Un graffitaro vero non imbratterebbe mai un’opera e neanche un palazzo storico. Di conseguenza uno che vuole fare un atto di ribellione e di protesta, non riesco a capire perché imbrattano Van Gogh, mi sembra proprio una cosa assurda. Ecco, io a quelli lì gli darei una bella… sculacciata! Ma puoi buttare una roba su un quadro di Van Gogh?? Qualunque cosa brutta è meglio di quella! Non puoi essere così…”.
Da alcuni giorni Guè ha anche aperto un profilo su TikTok, ma ci ha svelato che si tratta di una scelta dovuta all’insistenza dei suoi discografici perché lui non ha una buona opinione del modo in cui viene utilizzato questo social network: “TikTok è una cosa che, come sta andando il mondo adesso, è tutto veloce. E’ proprio una droga, tu inizi a fare 'tatatata' e stai due ore così e sono tutti velocissimi. Secondo me porta sempre meno a soffermarsi sulle cose. Senza nulla togliere, però una adolescente di 17 anni fa un balletto e, se quel video gira, fa vendere la tua canzone, secondo me siamo proprio alla fine”.