Giorgia ne parla subito, presentando il prossimo progetto discografico in uscita il 7 novembre. “Blanco l’aveva scritta solo per me”, dice, spiegando anche perché non sono andati insieme in gara a Sanremo: “Lui era in una fase di costruzione di un nuovo progetto. Ho pensato di chiamarlo per la serata dei duetti, ma non c’era il Festival nei suoi piani. Anche a me è successo di dire no a una partecipazione in duetto, quindi so cosa vuol dire. Ma poi il duetto con Annalisa è stata una bella cosa”.
In questa inedita versione, inizia Blanco, lui e Giorgia si alternano nelle strofe, prima di unire le loro voci. “Lui ha cantato il suo inciso, ma anche il mio. Si vede la forma che la canzone aveva prima e che ha preso dopo”. Cambia anche il finale del pezzo che, nella versione originale, doveva originariamente chiudersi con il verso “Solo tu sei la cura per me”. “Nell’essere donna, con il mio passato, non potevo andare da una ragazzina e dirle che c’è qualcuno a cui affidare interamente la sua felicità. Ho chiuso quindi cantando ‘Non sarò mai più sola per me’, per aggiungere un tocco di indipendenza. Volevo essere coerente con la mia storia e ho detto a Blanco che, se l’avesse cantata lui, sarebbe andata bene anche la sua versione, e lui lo ha accettato”.
“G” è frutto anche di un periodo con qualche delusione, che Giorgia è riuscita però a cavalcare e di cui ha fatto grande tesoro per rinascere. Il nuovo album viene presentato come un progetto senza un solo concept a legare i pezzi, ma con un grande filo comune: si tratta della stessa Giorgia, determinata a rimettersi in gioco, incentrando tutto su sé stessa e sulla sua musica.
Ad affiancarla, per la realizzazione di questo nuovo progetto, ci sono autori e produttori molto diversi tra loro, da Federica Abbate a Dardust. Giorgia si è affidata anche al lavoro dei più giovani, come alcuni artisti avellinesi che hanno scritto per lei “Carillon”, un pezzo al femminile che è diventato un dialogo con la sé stessa giovane: “È come parlare alla me ragazzina, quella che stava chiusa in una stanza. Ricordo delle frasi, nel primo Sanremo, dicevano che ero fredda e che non mi emozionavo. In realtà, dentro di me c’era la pietra lavica!”.
In “G”, c’è anche una canzone che racconta la storia tra Giorgia e il compagno Emanuel Lo, “Corpi celesti”, in cui gli autori, assicura lei, sono stati molto più poetici rispetto alla realtà: “Io sono intervenuta pochissimo. È stato un percorso diverso. Prima lavoravo nella mia stanzetta, ero molto chiusa, invece sono tornata in studio con gli autori. Sono tornata alla musica nel vero senso della parola, con uno scambio dal quale in passato mi ritraevo. Questa esperienza musicale dimostra che avevo bisogno del contrario”.
Il disco verrà presentato con un grande tour nei palazzetti, dopo il successo dei concerti estivi, in partenza a fine novembre con già tanti sold out da qui alla fine dell’anno; poi, nella primavera del 2026, arriveranno nuove date nei palasport. 18 date in tutto, una “follia collettiva” la definisce Giorgia, che a pensarci è spaventata: “Non ce la farò mai! Non dite che sono sold out, altrimenti si aggiungono date… Io a una certa devo tornare a casa!”. Nonostante gli ultimi live abbiano registrato infatti numeri da stadio (parola del suo team), lei non ne vuole sapere di sentire quella parola. “Ne farei al massimo uno o due. Invece il bello della tournée è che fai tante date, viaggi… Lo stadio è un altro tipo di emozione, con Elisa è stato pazzesco, ma non desidero lo stadio. Io vorrei tornare nei club!”.
“G” arriva in un periodo in cui Giorgia si divide tra la gioia per la sua nuova musica e le preoccupazioni su ciò che succede nel mondo. “Quando, nei giovani talenti, vedo cose che mi somigliano, è per me un orgoglio”, dice, riferendosi anche alla sua esperienza come conduttrice di X Factor. Allo stesso tempo, però, convive con i dubbi sul femminismo oggi (“non trovo niente di femminista nell’insultare le persone, non è nella mia educazione”), ma anche sui conflitti internazionali, visti attraverso gli occhi del suo Samuel: “Mio figlio ha gli strumenti per elaborare la sua idea, mi interessa capire cosa pensa in questo periodo e provare a dare speranza, anche se è complicato. Oggi manca l’empatia e, se ci recuperassimo come esseri umani, sarebbe un bene per noi stessi. Perché è evidente che le cose non vanno bene”.
A proposito, conclude così, Giorgia: “Ci penso molto, quando provo a parlare delle mie canzoni, ma credo che la musica sia una delle poche cose che toccano le corde dell’anima”. Con questa filosofia, quindi, l'artista sta per tornare ufficialmente con un nuovo album: “G” sarà disponibile da venerdì 7 novembre, in digitale e in fisico, sia in versione CD che vinile. Nello stesso giorno, Giorgia sarà protagonista di RADIO ITALIA LIVE, inaugurando così la nuova stagione del nostro programma dedicato alla musica italiana dal vivo: l'appuntamento è alle ore 21.00 su Radio Italia solomusicaitaliana, Radio Italia TV e in streaming su radioitalia.it.