Come stai?
In radio è sempre un’emozione, perché Mauro Marino è uno dei miei idoli radiofonici! La sua voce è iconica! Poi io non so come fate a mettere in piedi questa cosa, è miracolosa: siamo in una location meravigliosa, c'è tanta bella gente, c’è l'atmosfera di un festival di musica...
Che ricordo hai 2017?
È stata una botta di energia, non ti abitui mai. Finché non sei lì che senti l'amore del pubblico e la sua voglia di sentire le canzoni dal vivo, non ti rendi conto. Io nel 2017 ho voluto suonare di giorno, ho quasi aperto, perché quello è proprio il momento del concerto, quasi senza luci. Anche a Woodstock era tutto di giorno. È botta di energia che fa bene a tutti.
Questi 30 anni sono volati!
Ci sono delle persone che mi seguono da 30 anni, le ho viste crescere, ora ci sono loro con i figli e le persone nuove... Si creano legami magici con la musica. La cosa bella del passare del tempo è che si rafforzano i legami.
Senti la responsabilità di questo rapporto?
La responsabilità ora lo sento, per quello che dico, che canto ed per essere all'altezza di quello che canto.
Cosa vuoi fare da grande?
Vorrei potermi ritrovare qui con voi felici!