Il rapper ha anche anticipato che la serata del Festival dedicata alla cover e ai duetti (venerdì 9) riserverà alcune sorprese...
Geolier è stato ospite al Fuori Sanremo ING e, ai microfoni di Daniela Cappelletti ed Emiliano Picardi, ha tirato le somme sulla prima serata del Festival di Sanremo. "I p' me, tu p' te" sarà uno dei brani di punta nella scaletta dei suoi concerti del suo tour estivo.
Avevi mai pensato di partecipare al Festival?
In realtà, è partito tutto dalla possibilità di portare il napoletano, sono felice. Al di là di tutto, di come andrà, l’importante è portare me stesso. Potevo anche fare meglio, ma tutti hanno detto che è andata bene!
Sei molto autocritico?
Sì, un sacco
Essere autocritici è anche un modo per crescere…
Sì, io in realtà ieri avevo un sacco di paura, però sono contento perché quando hai paura non sbagli.
...Sei più concentrato
Sì, anche se poi si più fare sempre meglio
C’è stata anche una polemica riguardo alla lingua della tua canzone, per come è stata riportata. Il napoletano, comunque, può arricchire, dare la possibilità a nuove linee melodiche: ne sono esempi i brani di Pino Daniele. Anche tu non saresti tu senza il napoletano
Sì, senza il napoletano non sarei venuto. Poi non mi paragonerei mai a Pino, però io sono questo: parlo in napoletano, respiro in napoletano. In italiano non sarei stato adatto.
Nonostante non capiscano il napoletano, molte persone hanno capito la storia raccontata in “I p' me, tu p' te”
Sono contento di essere stato capito!
Qui a Sanremo c’è una pizzeria che prende il tuo nome
Sì ci andiamo tutti i giorni!
Cosa ci sarebbe sopra la pizza Geolier? Oltre agli ingredienti, quali ideali?
Ci sarebbero sicuramente il rispetto, l’amore, Napoli… E la mozzarella!
Venerdì porterai sul palco una parte del tuo passato, rappresentato da Luchè e Gigi D’Alessio
Ci sarà anche qualcosa di inedito, ci sarà tanto rap. Poi Gigi è passato, presente… È storia. E Luchè anche. Io invece sono alle prime armi!
Però allo Stadio Diego Armando Maradona hai già registrato due sold out!
Non è quantificabile, non ho nessuna sensazione, perché sembra troppo alto… Io non sapevo nemmeno se riempivo il primo!
È un’emozione pazzesca?
È una cosa che va oltre… Adesso sto solo pensando ad arrivare vivo domenica, poi vediamo!