News21 apr 2021

Fiorella Mannoia, la “dispettosa”: ecco chi è la vittima dei suoi scherzi. Video

Nell'intervista #atupertu parla di lockdown, concerti, speranze e fotografia

Fiorella Mannoia si è raccontata nella video-intervista #atupertu con la redazione di Radio Italia in occasione del Fiorella Mannoia Day, il progetto editoriale di Radio Italia e Corriere della Sera dedicato alla musica italiana.
TOUR E LOCKDOWN. Fiorella Mannoia ha rinviato il tour previsto per maggio a dicembre: “Alla fine ci eravamo preparati”, ha confessato.
L'artista ha raccontato: “Io è da praticamente un anno che sto a casa a parte il piccolissimo periodo in cui abbiamo fatto la trasmissione televisiva 'La musica che gira intorno', che è stata per me una boccata d'ossigeno, perché poter tornare sul palco, vedere i miei amici e colleghi e poter catare dal vivo con una band è stato veramente un sogno”. Per il resto la Mannoia sta a casa, in attesa, con la speranza di poter lavorare quest'estate, anche a capienza dimezzata rispettando le norme anti-covid.
LA VIANDANTE FIORELLA. La copertina dell'ultimo album di Fiorella “Padroni di niente” è ispirata al quadro “Viandante sul mare di nebbia” di Caspar David Friedrich, che ritrae un “Viandante”, in questo caso Fiorella, mentre osserva la propria civiltà.
Che cosa osserva oggi la Mannoia? “Osservo quello che sta succedendo. Osservo che questo titolo prende ancora più forza. Più passa il tempo, più facciamo fatica a uscire da questa pandemia e più ci rendiamo conto di quanto siamo fragili e di quanto ci siamo sentiti padroni del pianeta, della natura, ne abbiamo fatto quello che abbiamo voluto, abbiamo giocato troppo con la natura e la natura oggi ci presenta il conto”.
LE TELEFONATE. I brani di Fiorella Mannoia nascono spesso da telefonate, ad esempio con Amara e con Ultimo. “Ogni tanto con Amara ci sentiamo, ci sentiamo anche adesso, facciamo le nostre solite chiacchierate su quello che ci succede intorno. Stavamo aspettando la possibilità di vederci, volevo andarla a trovare, ma insomma qui purtroppo la situazione è quella che è. Viviamo col telefono perché in realtà il telefono è diventato il nostro mezzo di comunicazione. Visto che non ci possiamo vedere si fanno delle lunghe, interminabili telefonate o videochiamate, raccortandoci le nostre giornate, le nostre paure, le nostre perplessita, le nostre allegrie”.
LA FOTOGRAFIA. Fiorella Mannoia è una grande amante della fotografia. Nel suo album “Personale” aveva svelato questa sua passione, mostrando alcuni suoin scatti. Nell'ultimo anno però si è un po' congelata. Ha raccontato di aver fatto delle foto in casa: la macchinetta del caffé, piuttosto che il puntaspilli con le spille, il centimetro, un vaso. “Purtroppo non potendo uscire e viaggiare... lo stimolo più grande per chi ama la fotografia è quello di poter uscire, andare fuori, viaggiare, vedere nuove realtà, nuovi volti, nuove facce, facce diverse dalle nostre, è quello che ti ispira”.
UN PO' ADOLESCENTE. Fiorella Mannoia ha pubblicato su Instagram un'immagine che la ritrae bambina, scrivendo: “Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, sembra una bambolina angelica, ma in realtà ero un maschiaccio dispettoso”.
Nella rubrica #atupertu ha raccontato: “Nella mia testa continuo ad essere, mi sento ancora, un'adolescente. Mi piace giocare, mi piace divertirmi, mi piace curiosare, mi piace anche fare i dispetti, devo dire la verità, e li faccio, spesso e volentieri. Carlo (il marito Carlo Di Francesco ndr) è la mia povera cavia, faccio dispetti continuamente. Percui mi sento ancora così, certo poi il corpo va per conto suo, ma nella testa sono ancora piccola e spero di mantenermi tale. Spero che questa gioia di vivere e questa voglia di giocare non mi abbandoni mai”.
IL SORRISO. Nel tempo Fiorella ha mostrato sempre più la sua vena ironica e autoironica. Riesce a mantenere il sorriso anche in questa situazione?
Cerco di non farmi spegnere il sorriso, perché i tempi sono molto delicati. Io sento persone, anche persone che conosco, che sono andate in depressione perché questa non è soltanto una crisi economica e di salute, sanitaria, è anche una crisi mentale, psicologica, perché purtroppo la situazione è complessa, è grave. Spero di non entrare in questo vortice pericoloso. Io di natura sono sempre stata ottimista, sono una persona allegra, ho sempre visto il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto, percui sono in attesa. Spero, spero sempre che ci si possa vaccinare tutti, spero sempre che si possa ritornare, se non prestissimo almeno a non così lungo termine, a rivederci, a poter uscire, a poter andare in un bar, in un ristorante, a poter un po' riprendere la nostra vita fatta di piccole cose che ci mancano così tanto, l'abbraccio di un'amica, la vita di un nipote”.