Non succederà più/Almeno per me/Che il tempo che ho/Lo uso per/Ostinarmi a dare un senso a tutto. “A volte ci facciamo un sacco di domande, ma poi banalmente nessuno sa neanche cosa vuole dire il nostro inno”, ha detto l’artista. Per lui, è meglio farsi solo delle domande di fondo.
Che fine hanno fatto la mia voglia di sport. “Io e lo sport abbiamo preso due direzioni differenti sin da subito”, ha dichiarato. A lui piace guardare gli sportivi, ma non fare ciò che fanno loro. “Io, purtroppo, non sono stato messo su questa terra per lo sport”, ha concluso.
Il mio Angela custode è Piero. “Mi piaceva omaggiare in qualche modo il maestro di tutti noi”, ha rivelato Fabio Rovazzi, classe ‘94. Per lui, Piero Angela (“un maestro buono”) era molto “interessante” e “super carismatico”. Rendeva piacevoli argomenti che, a scuola, risultavano noiosi.
Quanti libri ho letto oggi, zero. In questa strofa, l’artista ironizza sul fatto che i giovani non leggono più perché “Piero ci ha già insegnato tutto”.
Che fine hanno fatto i miei occhiali? “Mi faceva ridere concludere tutto il pezzo con questa preoccupazione”, ha confessato. È una domanda che tutti noi, almeno una volta, ci siamo fatti. Tutti noi ci siamo chiesti “Dove ho messo il telefono?” mentre lo stavamo usando per una telefonata.
Fabio Rovazzi compie 29 anni proprio oggi. Li festeggerà con i suoi amici più cari. “Sono un po’ triste perché è l’ultimo anno prima dei 30. È l’ultimo anno in cui posso sentirmi giovane. Poi, iniziano le responsabilità, purtroppo”, ha detto sarcastico.
Tra le sue passioni spicca quella per il cinema. Il 12 marzo verranno assegnati gli Oscar. Per ora non riesce a fare pronostici, ma fra i possibili film candidati ce ne sono alcuni che lui vuole assolutamente vedere. Sono: The Whale con Brendan Fraser (che ha appena vinto come miglior attore protagonista ai Critics' Choice Movie Awards), Everything Everywhere All at Once (“Pare sia incredibile”) e Avatar 2 (“È una cosa clamorosa” a livello tecnico).