Bocelli ha raccontato: “Le partiture concepite per i film sono molto libere e potenzialmente molto creative. Una vasta prateria dove il compositore può spaziare come meglio crede, secondo l’ispirazione, dove è in grado di sperimentare, non assoggettato necessariamente agli schemi della canzone classica (costruita sulla sequenza che propone due strofe, un inciso, una strofa, un inciso), né a un argomento che sia necessariamente quello, canonico, amoroso. Il mio invito, il mio auspicio, è che questi classici immortali si fondano con le esperienze, con i ricordi più preziosi, con le emozioni di ciascun ascoltatore, tramutandosi nell’inimitabile colonna sonora della sua vita”.
In occasione dell'uscita, l'artista ha commentato alcuni brani di “Cinema”: parlando di “La chanson de Lara” tratto dal Dottor Zivago ha detto “Era tra le melodie più gettonate quando, da ragazzo, suonavo nei pianobar” e ha definito “Mi mancherai” de Il Postino “Uno dei miei brani preferiti, una pagina profonda e originale, slegata dagli schemi consueti della canzone; una melodia ampia che descrive magistralmente la sofferenza di un addio, restituendo il delicato lirismo e la seducente malinconia del film”.