E’ infatti di pochi giorni fa la conferma ufficiale del fatto che la figlia di Eros Ramazzotti aspetta un bambino. L’artista ha ricevuto l’annuncio con molta gioia e ha chiaro cosa vorrebbe per il futuro del nipotino o della nipotina che sta per arrivare: “Divento nonno; giovane nonno, perché sono giovane! Bella notizia, perché comunque è sempre un’anima che nasce, che cresce e che viene da due persone che si amano, e questa è la cosa fondamentale. Quello che gli auguro è vedere meno cose brutte di quelle che stanno succedendo adesso e la gente che si ami di più. Questo è l’augurio, poi la vita di dà quello che hai lì e tu devi prenderlo, portarlo avanti, migliorarti, fare del bene, aiutare il prossimo e la natura. Questo dovrà fare mio nipote, come i miei figli e come tutti quelli che vivono questa vita, perché questo pianeta non è nostro, qualcuno ce l’ha dato e bisogna trattarlo bene”.
Intanto Eros Ramazzotti ha dato il via alla sua “World Tour Première”, dieci concerti nelle arene più suggestive del mondo che anticipano il suo tour mondiale con Radio Italia solomusicaitaliana come radio ufficiale. La prima data si è svolta a Siviglia e, ancora prima che uscisse il suo nuovo album, il pubblico ha potuto sentirne le canzoni suonate dal vivo: “’Battito infinito’ non era ancora uscito, però l’idea di farlo live è un po’ tornare a tanti anni fa, quando si presentava il disco live. E’ stata una bella idea farlo in posti particolari, un po’ difficile da mettere in atto perché fare i pezzi nuovi è sempre difficile, ma devo dire che la gente l’ha apprezzato”.
Il tour Mondiale di Eros Ramazzotti comprenderà almeno 70 tappe in giro per il mondo, ma l’artista ci ha svelato di avere alcuni posti del cuore dove torna sempre volentieri: “Quando vado al Sud trovo sempre un’accoglienza pazzesca, non sento più neanche la mia voce. Il Sud, soprattutto dell’Italia, è molto caloroso ed è accoglientissimo”. E c’è anche un posto dove Eros non torna da tempo, con un pubblico che vorrebbe ritrovare: “Mi piacerebbe andare in Giappone perché ci sono stato negli Anni ‘80 per tanto tempo, tipo un mese quando ero ragazzino, e non ci sono più tornato per cui, se dovessi scegliere un Paese dove andare a fare concerti, mi piacerebbe (anche in piccoli posti) il Giappone”.
Alla cultura giapponese è legata anche una delle ultime grandi passioni del cantante. Ci ha raccontato come è nata e cosa ha portato di nuovo nella sua vita: “Il Karate l’ho scoperto perché mi sono rotto una spalla cadendo con la bici. Ho iniziato a fare un po’ di attività per rafforzare i muscoli e poi ho scoperto il Kyokushinkai, questa disciplina che racchiude più discipline del Karate, che è stata creata da un grande maestro negli Anni ‘60. Poi a me piace subire ma anche dare e il Kyokushinkai è così: è una disciplina di contatto, per cui le prendi e le dai; è la cosa più bella, però con tranquillità, e ti serve come equilibrio. Per la testa è fondamentale”.