(Marina Minetti) Hai un ciondolo con un cuore. Poi, al festival porti un brano d’amore… amore, amore, amore… (Enrico Nigiotti) “Baciami adesso è una canzone sulla lontananza. E’ una sorta di richiesta, di urlo. Credo molto nel contatto. Molte storie sono finite con le parole. L’amore è un viaggio. Un viaggio fatto anche di buche, cadute. I sentimenti sono un vento che può soffiare, ma che può anche smettere di soffiare”.
(Marco Maccarini) Ma tu sei innamorato? (E) “Sì. Comunque, in amore, l’importante è sentirsi vivi”.
(Marina) La nonna non ti aveva mica detto di toglierti il codino? (E) “Sì, ma lo farò nelle prossime sere. Già ieri sera stava accadendo per sbaglio. Si era incastrato e stava venendo via”.
(Marco) Parliamo della tua musica a livello un po’ più tecnico. Come è cambiato il tuo modo di scrivere? Ti sei dedicato alla produzione? (E) “Nel mio nuovo album (Nigio) si sentirà di più il mio cambiamento. Ci sarà più chitarra nelle canzoni. Durante i concerti al pubblico piaceva molto sentire più la chitarra. Allora mi sono detto: ‘Perché nascondere una mia caratteristica?’. Comunque, c’è anche più elettronica, più rock”.
(Marina) Nigio è il tuo soprannome? (E) “Sì, è il diminutivo del mio cognome. I miei amici mi chiamano così”.
(Marina) A maggio sarai in tour… (E) “Sì, con la tournée, farò tappa nelle principali città italiane”.
(Marco) Stasera invece è la sera delle cover… (E) “Avrò la fortuna di avere al mio fianco Simone Cristicchi. Canteremo Ti regalerò una rosa. Proporremo una versione più intima. Sono molto contento”.
(Marco) Poi stasera vota l’orchestra. Ci sarà una nuova classifica… (E) “L’importante è arrivare alla gente. Il nostro lavoro comincia dopo Sanremo. Per me è già una vittoria essere al mio secondo Sanremo”.
(Marina) Comunque altri tuoi colleghi la vivono peggio. Tu hai il viso rilassato… hai un bel colorito… (E) “D’altronde sto facendo quello che ho sempre voluto fare”.