A Sanremo avevi promesso che ci saremmo riviste per parlare del disco, che ho ascoltato e per dimostrarlo cito una frase che mi è piaciuta: “Sono pazza di te perché chi sei mi commuove”. Trovo che la commozione è l'apoteosi della felicità; sono parenti strette...
“È vero sono d'accordo, io ci credo. Capita, quando sei talmente felice, che ti commuovi”.
Quindi dirlo vuol dire “ti amo” alla fine, no?
“Si, vuol dire 'mi piace quello che sei'!”
Ho trovato te all'interno del disco, anche se sei un'interprete comunque ci hai lavorato in prima persona!
“Ci ho messo tutta me stessa. Era un'esperienza nuova. Non ero mai entrata dentro uno studio di registrazione. È stata una cosa nuova la scelta dei brani, che è stata molto istintiva. La selezione dei pezzi da inserire è venuta da sé”
Il brano “Tutta Colpa mia” lo riporteresti al Festival?
“Si, sono molto contenta della scelta, molto apprezzata. Alla fine la musica si fa per gli altri e non per te. Era giusta da far ascoltare con l'orchestra. Per me è stata la prima volta. Un'esperienza bellissima”.
La ragazza che sei esce nelle canzoni del disco. Parla dell'amore anche per se stessi...
“Si, è fondamentale perché siamo importanti e non dobbiamo mai perdere di vista la dignità di esseri umani. È importante per avere dei rapporti sani. Spero di diventare adulta ed essere orgogliosa di me. Più di questo non posso fare”.
Gli artisti si conoscono bene sentendoli cantare e sentendo il modo che hanno di interpretare. Trovo che anche nelle canzoni che raccontano gli addii e le pagine meno felici, tu lasci sempre una possibilità di sorriso nell'interpretazione. C'è sempre della luce!
“Non ci ho mai fatto caso. Grazie! Così mi coccoli! Ho sempre bisogno di coccole e me le prendo sempre!”
A proposito: chi ti fa le coccole musicali? chi ascolti quando sei triste per consolarti musicalmente?
“Erykah Badu e Drake ci sono sempre. Ascolto anche molta musica italiana. Ascolto le mie di sempre, come Loredana Berté, e adesso Giusy Ferreri. Tra le nuove, l'album di Samuel che è stupendo. È una cosa pazzesca".
Sembri più adulta dei tuoi 25 anni...
“Siamo adulti, bisogna prendersi delle responsabilità. Alla fine a 20 anni sei già grande e devi essere responsabile”.
Se guardi la tua strada, ti ritrovi in queste parole?
“Si, voglio prendermi le responsabilità della mia vita. Questo vuol dire essere adulte. Sono uscita di casa presto, a 19 anni ed è bello quando puoi decidere tu della tua vita. La libertà non ha prezzo”.
Qual è stato il primo gesto di libertà che hai fatto?
“Me lo ricordo: avevo 9 anni, sono sempre stata una ribelle, e volevo andare a scuola da sola. E l'ho ottenuto. Prendevo l'autobus sotto casa mia a Roma, erano solo 7 fermate. Però per me è stato un trionfo. Avevo la sensazione di avere la responsabilità”.
“La verità” chiude il disco nuovo. Non è alla fine per caso. Non è sempre un concetto facile da raggiungere...
“Non è semplice essere sinceri, soprattutto con se stessi. Alcune cose non sei felice di trovarle riflesse nello specchio. Ma è l'unico modo per crescere, accettare se stessi e farsi accettare dagli altri. È un discorso complesso. A 40 anni ci arriverò”.
Come ti vedi a 40 anni? Sempre con i capelli rosa?
“No, con i capelli corti ma del mio colore naturale”.