L'INTERVISTA26 nov 2024

Elodie: prima degli show negli stadi, ci sarà un nuovo album

L'artista guarda al 2025, un anno che si preannuncia ricco di impegni. Quando volgerà al termine, Elodie si prenderà una pausa per pensare ai progetti futuri e a se stessa

Manca ancora parecchio tempo prima della pausa che Elodie ha intenzione di concedersi per riorganizzare la propria vita e pensare ai progetti futuri, cosa che accadrà alla fine del prossimo anno. Per lei, infatti, tutto il 2025 sarà un tour de force in cui si dovrà destreggiare tra gli innumerevoli impegni, tra cui i due appuntamenti di giugno negli stadi di Milano e Napoli. Questi concerti saranno anticipati da un nuovo album, di cui il titolo non è ancora noto. Di questo e tanto altro ha parlato al microfono di Mauro Marino all’isybank Music Place.

Come stai?
Ho tanto sonno! Però è una condizione che c’è da tanti anni, quindi sono abituata. Comunque la gente mi vuole bene. Da luglio ho fatto film, poi un giro, poi un altro, non mi sono riposata. Mi mancano due giorni poi mi riposo!

Ho in mano il 45 giri di “Feeling”, il singolo in collaborazione con Tiziano Ferro. Raccontaci qualcosa
Sono felicissima! Devo dire che ho questo potere attrattivo per cui tutti i sogni della mia vita, le persone, gli ascolti mi si avvicinano. Sono grande fan di Tiziano Ferro, sia delle sue ballad che dei pezzi R&B che non è un genere particolarmente nostro e lui è stato l’unico che ci ha dato questo sound.

Devo dire che la tua voce e quella di Tiziano si sposano molto bene e si vede che artisticamente vi siete rispettati a vicenda
Sicuramente abbiamo trovato un incontro. Ho subito pensato che il brano parlasse di me da un altro punto di vista, di una storia già vissuta. Sono legatissima a questo pezzo, lo trovo davvero elegante e ha un sound per il prossimo album. Ho coinvolto Tiziano chiamandolo: gli ho detto “Lavora con me!” e gli ho mandato il pezzo; gli è piaciuto e siamo diventati ottimi amici. Abbiamo cantato ”Sere nere” in macchina, non so quante volte l’ho cantata da sola. Eravamo in macchina a Los Angeles a cantare… Sembrava una barzelletta. Poi abbiamo sbagliato strada, il viaggio è durato più del dovuto… Ero un po’ distratta, emozionata!

Qual è la sua canzone che ti piace di più?
Me ne piacciono talmente tante… L’album con “Rosso relativo”. Avevo forse 14 anni, ero molto piccola e quell’album l’ho divorato. Tutto insomma, “Sere nere” è una delle mie preferite. Ero a fine medie o inizio liceo e mi spaccava il cuore.

Sei soddisfatta fino a qui? 
È il periodo più sereno della mia vita. Lavoro tanto, mi impegno tanto, sono una ragazza emotivamente e lavorativamente impegnata. Ho tante cose che mi stanno antipatiche di me, ma dal punto di vista lavorativo mi sono tanto impegnata a dare il massimo.

Il 2023 è stato un anno di grande successo. Questo 2024 come è andato?
È stato un anno di grande costruzione. Per il 2025 me dovete lega’! Ho iniziato a preparare tante cose. Ho fatto prima una riunione per gli stadi. Abbiamo idee incredibili. 

Sarai la terza artista femminile a esibirsi negli stadi e la prima in assoluto allo Stadio Diego Armando Maradona di Napoli
Non vedo l’ora! Sarà un anno molto impegnativo, divertente, felice. Poi ogni 5 anni organizzo la mia vita e il 2025 è l’ultimo di questi 5 anni, quindi ricomincerò la mia vita da capo, mi metterò in discussione, andrò in crisi e ricomincerò.

Dicevi degli stadi...
Ieri c’è stata la prima riunione, tante cose sono già focalizzate. I blocchi centrali, c’è un’idea di scaletta... Ho ancora delle indecisioni sul palco: devo capire come fare la passerella, se metterne due… Le voglio basse per abbracciarci! Devo capire.

Per la scaletta hai tante canzoni a disposizione...
Ho un’idea di scaletta, poi ci sarà un disco nuovo che uscirà prima degli stadi. Sono in dirittura d’arrivo col disco, ci saranno brani belli cattivi!

Hai appena cantato “A fari spenti”...
Questo brano mi fa entrare in un’altra dimensione, mi fa proprio viaggiare, lo adoro. Mi piacciono le sonorità, la metrica, il testo... Mi fa pensare un po’ alla mia vita a come la vivo io, che son sempre un po’ dentro alla mia iperrealtà. Per fare questo lavoro d’altronde bisogna essere un po’ folli, un bambino, visionario, sognatore. Poi io adoro ballare sotto cassa e “A fari spenti” mi fa pensare a quello.

C’è stato anche il doppiaggio in questo periodo...
Non essendo attrice non pensavo che si aprissero così tante strade: ho fatto un provino con la Disney ed è andato bene! Doppiare è difficilissimo e pieno di insidie. Ho doppiato questa leonessa che non ha una voce macchiettistica, ho cercato di farlo in modo suadente.
“Mufasa”… Chi l’avrebbe mai detto! Potrebbe fermarsi qui la carriera e sarei già felice e soddisfatta.

Di “Vertigine” che abbiamo appena ascoltato cosa ci dici?
È il mio pezzo preferito, mi ricorda la mia adolescenza e ogni volta che lo canto davanti al pubblico mi commuove, mi fa sentire piccola, indifesa, ma anche protetta dalle persone che mi vengono a sentire. È strano sentirsi al sicuro tra persone che non si conoscono... Questa è la magia della musica, sentirsi fragili e protetti, cosa che mi fa dire “come sono fortunata!”. È bello quando si è fragili perché è una concessione. Tendenzialmente sono una che protegge, guai a chi tocca la mia famiglia, i miei amici, i deboli… Quindi sono felice quando mi sento fragile, perché mi fa sentire la stessa protezione.

Quando hai recitato in "Ti mangio il cuore" e nel recente "Fuori", ti sei sentita a tuo agio?
No! Tra l’altro domani vedrò il film di Mario Martone, "Fuori". Recitare ti dà la possibilità di stupirti. Poi Mario Martone è un grandissimo regista, quindi mi sono affidata. Il mio personaggio ha una piccola parte nel film, ma ha un ruolo importante.

Tu sei anche ambasciatrice di Save the Children
Sì è un progetto nato dal mio quartiere, il Quartaccio, e si occupa di far avvicinare i ragazzi alla scuola e di fargli scoprire i loro talenti. Spero ci saranno molti più progetti con Save the Children.