Torino ha quindi dimostrato di avere le caratteristiche giuste e i requisiti richiesti per ospitare l'Eurovision 2022, anche dal punto di vista logistico, a partire dalle location alle capienze fino all'aeroporto e alle strutture alberghiere, sbaragliando la concorrenza di altre 16 città.
Avendo tutte le carte in regola, sarà dunque il PalaOlimpico la scenografia dello show il prossimo maggio: la notizia della scelta di Torino come città designata ad ospitare l'evento era stata anticipata ieri da un “gianduiotto” diventato virale grazie a un tweet di Eurofestival News, sito specializzato sull'Eurovision.
Il capoluogo piemontese sarà così la terza città italiana ad ospitare l'evento dopo Napoli (1965) e Roma (1991), grazie alla magnifica vittoria dei Måneskin a Rotterdam nel 2021. I dettagli sugli spettacoli, i biglietti e gli eventi di accompagnamento saranno rivelati nelle prossime settimane e mesi.
La candidatura presentata in estate dalla sindaca di Torino Chiara Appendino è stata preferita a quella di città come Milano, Bologna, Rimini e Pesaro, anche grazie alla disponibilità di un budget da 7 milioni di euro e al prestigio ottenuto tramite le ATP Finals, che a novembre porteranno i migliori tennisti al mondo per la prima volta in Italia e sotto la Mole Antonelliana in particolare.
I numeri dell'Eurovision Song Contest sono incredibili: si parla di 40 delegazioni da tutta Europa, circa mille giornalisti internazionali accreditati e la serata finale in diretta per una media di 200 milioni di spettatori.
Dopo le storiche vittorie di Gigliola Cinquetti e di Toto Cutugno e sulla scia del trionfo della band romana dei Måneskin, ora l'Italia dovrà cercare di farsi valere in casa propria: per la conduzione, in un tamtam di rumors e indiscrezioni, emerge sempre di più il nome di Mika ma resta in lizza Alessandro Cattelan, anche come co-conduttore.