"QUANDO SARAI PICCOLA"15 feb 2025

Cristicchi e Amara: il rito prima di cantare e quella giornata con Battiato

E la scintilla per scrivere il brano sanremese è nata da...

Simone Cristicchi è arrivato al Fuori Sanremo insieme alla compagna Amara, con cui ieri, nel corso della serata dedicata a cover e duetti, ha portato una versione de "La cura" di Franco Battiato e fatto emozionare l'Ariston, come d'altronde aveva già fatto con il suo brano in gara "Quando sarai piccola". Simone Cristicchi è attualmente impegnato nello spettacolo teatrale “Franciscus – Il folle che parlava agli uccelli”: è interpretato e scritto da lui, insieme a Simona Orlando. Ha composto anche le canzoni, inedite, con Amara.
Ieri ci avete fatto emozionare con "La cura"
Simone Cristicchi: È stata una serata stupenda c’è stato l’imbarazzo della scelta sui duetti: è stato un circo meraviglioso di artisti, di tanti colori, ognuno è stato diverso dall’altro. Noi abbiamo scelto la strada più spirituale.
Voi, col vostro spettacolo, portate in giro già da tempo “La cura”
Amara: Sì, è stato bello sentirsi a casa con quella veste. Eravamo quasi al sicuro e protetti in questa cosa che è stata guidata anche da lui. Franco era lì con noi.
Cosa rappresenta per voi Franco Battiato?
Simone Cristicchi: Un uomo straordinario che ha lasciato in eredità uno scrigno molto ricco e dal punto di vista musicale è stato uno sperimentatore; non si è mai ripetuto, ha sempre tenuto fede a questo spirito di ricerca interiore e musicale.
Con “Quando sarai piccola” avete portato tematiche che non si affrontano solitamente a Sanremo
Amara: Simone è cantore di argomenti sensibili e particolari. Entrambi lavoriamo con una frequenza che nasce non dalla testa ma dall’esperienza di vita vissuta. Non c’è niente di finto.
Non dev’essere semplice portarla sul palco…
Simone Cristicchi: Infatti io prima di cantarla devo isolarmi da tutti, devo stare mezzora, 40 minuti in una sorta di meditazione profonda per calmare questa agitazione profonda. Io canto una canzone che non ha nulla di inventato e mi provoca una grande emozione che rischia di rovinare l’esibizione. Quindi per calmarmi ascolto musica rilassante, canti gregoriani… E poi quello che succede è qualcosa di incredibile.
Anche nella stesura avete fatto scelte molto precise
Simone Cristicchi:
Era diverso tempo che io scrivevo a mia madre pensieri e lettere private che le leggevo e per diverso tempo c’è stato questo tipo di pensiero di scriverle una canzone. E poi parlando a un nostro caro amico, Nicola Brunialti, è arrivato lo spunto “quando sarai piccola”. E quella è stata la scintilla che mi ha acceso tutta l’ispirazione e poi l’abbiamo scritta a 4 mani con Amara e abbiamo fuso le nostre due visioni personali ed è uscito questo miracolo.
Tu Amara hai scritto per Fiorella Mannoia, Emma…
Amara: Sì, ho avuto la fortuna di incontrare sempre donne con grande empatia. Con Fiorella è nata una cooperazione. Credo che il ruolo degli artisti, il loro compito sia esorcizzare le paure comuni. Anche la collaborazione con Simone è stato un viaggio stupendo: mentre ripercorreva elementi di vita, è stato bella la costruzione della danza armonica. Nella canzone, si capiva che c’era una forza tutta sua che doveva esplodere: dovevamo salire per poi piangere, perché l’energia va liberata.
E voi continuate a lavorare insieme anche con il vostro spettacolo
Amara: Ci conosciamo nel profondo, ci siamo incontrati come colleghi e poi si è unito un po’ tutto, soprattutto con "Concerto mistico per Battiato": lì siamo andati su piani superiori e abbiamo provato a portare avanti il lavoro di Franco Battiato. D'altrode chi se ne va deve avere altri artisti che in qualche modo raccontano la sua vita e le sue opere da un altro punto di vista.
Simone Cristicchi: Ho un aneddoto particolare: al Festival del 2007, che ho vinto, Battiato ha cantato per la prima volta "La cura". Quell'anno, con "Ti regalerò una rosa" mi volle incontrare e conoscere e passare una giornata insieme. è uno dei ricordi più preziosi che ho.