News09 feb 2019

Cristicchi e Abbi cura di me: “Inverto il senso de La cura di Battiato”

Il suo Sanremo: Ermal Meta, Fabrizio Moro e l’intervista con il Papa

Al Festival di Sanremo 2019 di Claudio Baglioni, Simone Cristicchi canta Abbi cura di me, duetta con Ermal Meta e rivede Fabrizio Moro: “‘La cura’ di Battiato l’avrei voluta scrivere io”, dice l’artista, “Il teatro è diventato la mia vita e influisce sulla musica. Intervisterò il Papa…”.
Ecco la video intervista #atupertu con Simone e Ermal al Fuori Sanremo by Lancôme con Radio Italia.

#atupertu con Simone Cristicchi ed Ermal Meta (Sanremo 2019)

TEATRO. Con la sua canzone Critichi trasforma Sanremo 2019 in un teatro di poesia, musica, prosa: forse, in questa esecuzione, è un po’ più attore che cantante? “Sì, è uno strano miscuglio. Si può intravedere una presenza scenica forse più sicura rispetto alle altre mie partecipazioni a Sanremo ma proprio per una normale ‘routine lavorativa’, nel senso che il teatro è diventato la mia vita: è ovvio che anche l’interpretazione del brano risenta di questa esperienza”.
In questi anni di teatro è cambiato il suo approccio alla musica? “Probabilmente è cambiato proprio in questo: nei concerti, che continuo a fare, do un’interpretazione più misurata. In questo senso, sì, il teatro influisce sulla musica”.
SANREMO. Il brano Abbi cura di me e il video fanno numeri incredibili: in un mondo così distratto e materiale, per fortuna ci lasciamo ancora incantare dalla bellezza e dalla poesia… “Il mondo è molto materiale e proprio per questo motivo il brano di Simone sta trovando un riscontro così positivo, perché ti mette in pausa: non ti fa correre, non ti fa accelerare; al contrario ti fa rallentare e ti impone di ascoltarla” spiega Ermal Meta.
La canzone ha una magia speciale, raggiunta forse solo da brani come La cura di Franco Battiato: “Non è sbagliato, semplicemente io ho voluto invertire il senso del brano di Battiato. Lì si tratta di una dichiarazione d’amore e di protezione nei confronti di una persona, la mia invece è l’invocazione di un aiuto: è l’inverso. ‘La cura’ l’avrei voluta scrivere io, e credo anche Ermal (che conferma: ‘Assolutamente sì’): è un pezzo di quelli straordinari perché, nonostante un testo molto profondo, riesce a rompere tutti gli steccati; la prima volta l’ascoltai con mia sorella, allora 13enne, e si commosse anche lei davanti alla tv: quando accade questo vuol dire che si sfondano tutti i muri”, afferma Cristicchi.
E cos’ha provato Ermal Meta quando ha sentito Abbi cura di me la prima volta? “Ho pensato: caspita! E’ una canzone bellissima, mi ha messo subito in collegamento emotivo, anche se non c’entra assolutamente niente, con ‘Ti regalerò una rosa’: quando Simone scrive lo riconosco sempre”.
Nei duetti, con Ultimo, c’era Fabrizio Moro che nel 2018 ha vinto Sanremo con Ermal dopo il duetto con Simone. Quest’anno, nella gara, è “un rivale”: “Ci siamo incontrati dietro le quinte ed è scattata la rissa, perché poi siamo romani: ci siamo presi a pizze davanti a tutti, proprio per inficiare in qualche modo la performance, con sgambetti e schiaffoni (ride, ndr). In realtà, quando ho visto loro due che si sono incontrati e abbracciati, è stato molto bello, mi ha ricordato ovviamente l’anno scorso la loro vittoria”.
PAPA FRANCESCO. E’ vero che Cristicchi potrebbe intervistare il Pontefice? “Sì, è incredibile, uno con la mia faccia può riuscire a intervistare il Papa! Sto facendo un documentario sulla felicità, ‘Happy Next’,  l’ho presentato qui a Sanremo. Sato che sono un rompiscatole e credo che bisogna inseguire i sogni a tutti i costi, sono riuscire ad avere un’udienza con il Santo Padre 20 giorni fa e gli ho strappato la promessa di poterlo intervistare su questo tema così importante e lui ha accettato: stiamo aspettando semplicemente che lui ritorni dall’Oriente e dall’Arabia Saudita, per poter fissare poi un giorno che per lui sia comodo”.
Ermal Meta è in tour nei teatri: “In questo caso ho voluto fare una cosa diversa rispetto ai concerti degli ultimi 3 anni, sono sul palco con gli Gnu Quartet che ho conosciuto mentre suonavano con lui: ci siamo trovati a RisorgiMarche ospiti di Neri Marcorè ad esibirci nello stesso giorno. Lì è scattata una scintilla e ho avuto questa idea. Dopo queste 20 date chiuderò tutto al Forum di Assago a Milano il 20 aprile, giorno del mio compleanno, e poi via: il 21 parto!”.