News26 nov 2019

Cesare Cremonini: “Il nuovo album è un inchino al pubblico e alla vita”

Cremonini 2C2C The Best Of: “Perso nella vita, ho la fede musicale al dito”

Cesare Cremonini presenta Cremonini 2C2C The Best Of a Milano: 6 canzoni inedite, tra cui Al telefono e Giovane stupida dedicata alla fidanzata, e tutto il repertorio dell'artista. La vita della raccolta, che il cantautore porterà live nei concerti del tour 2020 negli stadi, inizia oggi con il lancio alla stampa nella residenza patrizia milanese di Palazzo Crespi - ecco le foto -, culmina con l'uscita del 29 novembre e continuerà “per tutto il 2020 con altri singoli”.
I giornalisti sono la mia seduta di psicanalisi preferita”, dice Cremonini, “Ultimamente mio padre se n’è andato e inizio a chiedermi dov’è la riva da cui sono partito: finalmente mi sono perso nella vita, sono nel mezzo del cammino, ho capito che nessuna burrasca ti può uccidere, è il momento ideale per scrivere nuove canzoni, sono felice e orgoglioso di dirlo”.
CANZONI. In Cremonini 2C2Cci sono rarità, con i demo si entra nel mio studio di registrazione e nelle mie home recording”, illustra Cesare, “Ci sono 6 brani inediti che sono una mia fotografia in primo piano, non sono mai stato capace di scrivere inediti pensando al best o al live; è come un nuovo disco, solo un po’ breve, perché è scaduto il tempo in fretta”. “Ho studiato per tanto tempo musica classica, sono quelle le mie basi”, racconta il cantautore, “Quella musica è di una modernità disarmante, ma la cosa importante è la lettura musicale che una canzone riesce a trasmetterti nella sua struttura. A un certo punto mi sono accorto che nel pop la fischiabilità è un po’ un limite, la cosa importante è toccare la sensibilità comune: 'Al telefono' va ascoltata fino alla fine, non puoi prenderne 20 secondi. Grazie al repertorio creato in 20 anni, oggi posso permettermi di fare canzoni come questa. Sarebbe aggressivo e presuntuoso proporre pezzi di questo tipo, con strutture variabili, all’inizio di una carriera. Mi fido di un pubblico che sa farsi accompagnare dalle canzoni: non cedo alla tentazione di seguire lo stereotipo della musica pop”.
Come sono nati i sei inediti? “Ho lavorato sia da solo sia in collaborazione, con il produttore e mia guida artistica Walter Mameli e l’autore Davide Petrella: credo moltissimo che oggi la musica abbia necessità di scambio e di dialogo. Mi sono accorto che a un cantautore puro come me, per il quale la scrittura è sempre stata una cosa molto intima, assaporare il dialogo apre nuove possibilità, come accadeva tra Gaber e Luporini. Sono diventato troppo severo con me stesso nel tempo, ho sentito il bisogno di abbandonare la mia razionalità”.
Di cosa parlano i nuovi brani? “Le mie canzoni sono tutte autobiografiche, il focus rimane sempre raccontare la mia vita, anche attraverso il dialogo con i collaboratori. Non sono brani di passaggio per me, giusto per pubblicare un best of: non ho avuto molto tempo per necessità discografiche, ma sono pezzi estremamente a fuoco su di me, avevano l’obiettivo e la necessità di raccontarmi. 'Al telefono' parla della fine di una relazione e della successiva sopravvivenza, 'Giovane stupida' parla di quando sono tornato single e della giovane fidanzata che ho trovato: sono fidanzato alla grande! L’amore è tornato ad essere uno specchio per rappresentare la realtà: in 'Giovane stupida' racconto l’incontro con questa ragazza più giovane, in cui vivo uno scontro generazionale e capisco i giovani di oggi; dietro la leggerezza c’è una provocazione tra me e lei. Negli anni '90 se parlavi d’amore prendevi sberle, come succedeva con i Lunapop. Non mi sono nascosto e in questo album ci sono 4 canzoni sull’amore e una sull’amicizia”.
Nella scrittura di queste canzoni”, afferma Cesare Cremonini, “C’è un tema che le unisce tutte: questo album è un inchino al pubblico e alla mia vita, ho deciso di trovare il modo di posizionare nella libreria tutto quello che avevo fatto, per poter andare avanti con più leggerezza; a un certo punto devi ordinare la casa per poterti muovere. È un enorme momento di passaggio nella mia vita, questa cosa si è riflessa nelle canzoni, ne avevo proprio bisogno. 'Giovane stupida' guarda un po’ più al futuro”. “Sono rimaste fuori una dozzina di canzoni nuove”, aggiunge il cantautore, “Non le ho ritenute pronte, è scaduto il tempo e ho consegnato quello che avevo raggiunto con determinate caratteristiche; non erano complete, non avevano l’arrangiamento. Ho L’ossessione del non ripetersi e della necessità di non omologarmi, di essere diverso, di trovare una via solo mia”.
DUETTI. “Jovanotti e Malika Ayane sono state le mie uniche collaborazioni”, ricorda Cesare Cremonini, “Trovo che siano estramamente sensate e a fuoco. Non finirò mai di ringraziare Lorenzo, è stata una vitale spinta verso questo mestiere con la sua musica fin da quando ero ragazzino, per me aveva senso collaborare con lui per i miei primi 10 anni di carriera. Malika era la mia ragazza, vivevamo un rapporto appassionato anche grazie alla musica. Le collaborazioni sono un ottimo modo per divertirsi ed esplorare la musica in modo più creativo, ma sono anche un modo per trovare strade per far fluire la musica. Sono stato tentato un paio di volte di fare una collaborazione: Walter però mi ha sempre detto che le collaborazioni non devono nascere dalla necessità discografica fine a se stessa, ma dal lavoro fedele sulle canzoni; è la musica a decidere e a far incontrare due anime. È un best of senza collaborazioni: questa è anche una presa di responsabilità di quello che si fa, è il brivido del rischio, mi dà gusto”. E poi un chiarimento: “Non è vero che c’è stato un contatto con Tiziano, non mi ha mai proposto una canzone e io non l’ho mai rifiutata. Scrive canzoni bellissime, non ha bisogno di propormi brani”.
L'artista racconta anche un altro aspetto del suo rapporto con le interpretazioni: “Quando un artista canta una mia canzone - come capita spesso nei talent show, come è capitato con Fiorella Mannoia in un disco e con Michele Bravi dal vivo o in generale con artisti giovani che per fortuna hanno attinto dalla mia sensibilità per fare questo mestiere -, sono onorato e meravigliato perché questo mestiere mi dà un senso profondo di gratitudine. Vengo da una Bologna in cui c’era una grande tradizione cantautorale: le luminarie in via D’Azeglio mi danno grande emozioni. Non sono un cantante da scuola di canto, sono un cantautore che ha scoperto una sua voce che combacia perfettamente con le parole che scrive e non è detto che un mio brano cantato da un altro mantenga la stessa magia. Quando ascolto i miei pezzi cantati nei talent, spesso cambio canale perché subito penso che quel brano non fosse poi così bello. Credo che collaborare non sia necessario per la mia carriera e non so scrivere a tavolino, quando me lo chiedono voglio un anno di tempo, ma sono difettoso, non mi viene”.
STADI. Il Cesare Cremonini Tour 2020, con Radio Italia come Radio Ufficiale, partirà il 21 giugno da Lignano: “Dentro al disco c’è anche la storia dei miei live, momenti di passaggio compresi, anche i più difficili. A 40 anni ho ancora l’energia di un 20enne, perché appartengo a quella generazione che non ha vissuto tutto subito ma se l’è costruito nel tempo e così sono arrivato negli stadi. Il live è diventato il vero appuntamento nel rapporto con la gente, lì gli artisti possono accrescere il gusto artistico del pubblico e cercare di lasciare e insegnare qualcosa”.
Gli stadi sono il mio grande obiettivo della vita, non potevo rinunciarci”, svela il cantautore bolognese, “Ho rinunciato a un tour a Natale 2020, volevo capire come offrire al pubblico qualcosa di diverso, l’ho posticipato di qualche mese. Il concerto a Imola nasce dall’esigenza di trovare uno stimolo molto grande, un appuntamento davvero importante per la mia città e la mia regione che è il centro della mia vita, vivo ancora lì, sono molto grato alla mia terra per quello che mi ha dato e per quello che ho imparato da lei anche dal punto di vista musicale, è un grande evento di chiusura per un grande tour”. E la scaletta dei concerti? “Sto scrivendo praticamente un album ma con i 6 inediti volevo già dare ai fan motivi in più per essere presenti negli stadi. In scaletta ci saranno tutti gli inediti e i miei successi: fino a giugno usciranno almeno 3 singoli”.

CREMONINI 2C2C STADI

7 FRASI. Ecco alcune dichiarazioni che Cesare Cremonini ha pronunciato oggi in conferenza stampa a Milano:
- “Ho ancora in casa il pianoforte con cui ho scritto '50 Special', lo porto sempre con me in tutti i traslochi. E ora nella raccolta c'è un cd tutto piano e voce
- “Compio 40 anni, è un momento importante anche dal punto di vista anagrafico. Ho sempre sognato di avere anche una storia umana, oltre che discografica, volevo che la musica seguisse la mia crescita personale, spero che si smetta di dire che sto maturando, perché sono un uomo
- “Amo la musica che sta nascendo oggi, la consumo con i nuovi supporti, la studio, la osservo e cerco di prendere spunto da quello che mi piace: resto fedele a me stesso, alla mia età e alla generazione musicale da cui provengo. Non ho mai fatto compromessi da questo punto di vista
- “Ho ascoltato con curiosità il nuovo progetto di Tha Supreme, ha 17 anni, l’ho trovato estremamente divertente e interessante. Anch’io ero giovanissimo all’inizio: la fame, la voglia e la creatività sono importanti a quell'età. Non potrei mai competere sulle piattaforme con i nuovi artisti
- “Mi metto sempre in quel territorio di mezzo della generazione degli anni 90, che si è trovata tra artisti come Vasco cresciuti negli anni 80 ma anche negli anni 60 e 70 e tra gli anni duemila partiti a raffica con la nascita dello streaming e dei nuovi idoli. Tengo faticosamente le due anime di queste epoche musicali, il 900 e gli anni duemila: cerco di capire cosa sta accadendo e di imparare: vorrei esserci, scrivere una pagina di storia della musica italiana”
- “Ogni tanto succede che il cinema mi cerca e trova... occupato. Ho fatto un film giovanile con Martina Stella, dopo ho ricevuto la chiamata di Pupi Avati. Il mondo dello spettacolo è la cosa che amo di più, mi piacerebbe offrire la musica ma anche altri lati della mia personalità: è parte di un destino che continuerò a coltivare
- “Una reunion dei Lunapop? (Tossisce, ndr) No, è come se mi chiedeste di tornare in quinta elementare mostrandomi la foto di classe; rispondo che preferirei la fotografia che verrà, non ho nostalgia di nulla