TUTTE DA CANTARE22 nov 2021

Cesare Cremonini: il murales a Milano suona le sue canzoni

La sorpresa davanti all'Università degli Studi. Intanto sulle sue pagine social spunta il video di un colibrì che vola. “Nel buio ho cercato le cose più profonde e la natura è diventata musica”, ha scritto il cantautore alimentando l’attesa

Il murales di Cesare Cremonini in centro a Milano suona le sue canzoni più famose, da “50 Special” a “Logico”. Intanto il cantautore pubblica un video teaser con un uccellino che spicca il volo e il mistero si infittisce. “Questa settimana è l’ultima prima del mio ritorno”, ha preannunciato lui.
Il murales, che sarà visibile fino al prossimo 30 novembre, si può ammirare precisamente in via Festa del Perdono, proprio di fronte all'Università degli Studi di Milano. L’opera ora "suona" alcuni dei pezzi del grande repertorio di Cesare, nella fattispecie: Al telefono, Giovane Stupida, Poetica, Nessuno vuol essere Robin, Kashmir-Kashmir Io e Anna, Logico, Greygoose, La nuova stella di Broadway, Il comico, Mondo, I love you, Marmellata, Le sei e ventisei, Maggese, Padremadre, Vieni a vedere perché, Figlio di un re, Le tue parole fanno male, Qualcosa di grande, Un giorno migliore e 50 special.

Timelapse Murales Cesare Cremonini

Radio Italia solomusicaitaliana ha avuto insieme allo stesso Cesare Cremonini l’idea del murales per celebrare i suoi grandi concerti negli stadi italiani, in programma la prossima estate.
Per la sua realizzazione, è stato coinvolto il writer italiano Giulio Rosk, già autore di importanti opere di questo tipo in tutto il Paese. L'ultima, dedicata proprio a Cremonini Stadi 2022, prende ispirazione da un'immagine di Cesare, illuminato sul palco con il microfono in mano, tratta da uno dei suoi ultimi live.
Intanto sulle pagine social di Cremonini è stato pubblicato il video di un colibrì che vola. “Il mio è un viaggio fatto di simboli e grandi eventi, perché nel buio ho cercato le cose più profonde e la natura è diventata musica. Mi ha guidato e protetto. In questi giorni di attesa vi mostrerò cosa ho scoperto”, recita la didascalia a corredo del post.