VOLEVO FARE LA ROCKSTAR. Carmen Consoli ha raccontato che, nella composizione di “Volevo fare la rockstar”, anticipato da “Una domenica al mare”, si è sentita libera come quando ha scritto e registrato il primo album “Due parole”: “Mi sono sentita libera dentro. Non ho dovuto cercare l'ispirazione ma è stata l'ispirazione a venire da me e quindi è stato proprio un libero fluire”.
SOGNI E PIANO B. Il sogno della Cantantessa si è realizzato: “Non dovevo necessariamente fare la rockstar, per me fare la rockstar voleva dire impugnare un microfono vero, imbracciare una chitarra vera, avere un po' di pubblico, non necessariamente un grande successo. Soprattutto dovevano esserci le luci colorate”. L'artista ha parlato della dinamica dei sogni, che “si tramutano in desideri e i desideri sono dei semi, dei germogli che poi possono diventare progetto”. L'importante è metterci l'impegno: “Vuoi fare la cantante?”, mi diceva mio padre, “Studia! Studia, metticela tutta per farlo”. Carmen Consoli ha svelato che, se non fosse riuscita a realizzare tutto questo, avrebbe continuato a suonare, magari nei pub: “A me bastava avere un po' di pubblico, bastava chiudere gli occhi e cantare le canzoni di Janis Joplin, io ero felice, ero già antica”. Il piano b era fare l'insegnante di Lettere.
COLLABORAZIONI. Carmen Consoli ha festeggiato i 25 anni di carriera con un grande concerto-evento all'Arena di Verona con tanti amici e colleghi. Ci sono altre collaborazioni nel cassetto? “Fortunatamente ho legato con tanti colleghi nel corso di questi anni e ho raccolto un tesoro, un vero tesoro che è l'amicizia e la stima reciproca. Possibilmente vorrei riuscire a duettare con quanti più artisti sia possibile fare”.
FRANCO BATTIATO. Sempre all'Arena di Verona c'è stato un grande tributo a Franco Battiato che ha coinvolto tanti artisti italiani. Oltre ad aver collaborato per il brano “Tutto l'universo obbedisce all'amore”, i due avevano un grande rapporto personale: “Io ho tanti ricordi di Franco, sicuramente quando veniva a pranzo a casa mia la domenica e mia madre che era ottima cuoca gli preparava lo spezzatino vegano e poi andavamo in giro per il giardino a guardare a che punto stavano i fichi. Poi io gli promettevo il pane: 'Franco, tu porto u pane, tu fazzo di grano saraceno cammia marrinesce trroppo bello' (ti porto il pane, te lo faccio di grano saraceno che a me viene troppo bello), 'L'aspettu Carmen, l'aspettu'”, ha detto Carmen. La cantautrice ha spiegato che i due vivevano a pochissimi chilometri di distanza: “Io gli portavo il pane, lui mi dava i biscottini fatti dalla signora Anna che era la sua governante. Un uomo eccezionale. Cosa dire? Sentirsi un po' orfani”.