Hai ospitato il nostro ct Antonio Conte a Sanremo 2015. Che differenze ci sono tra guidare una Nazionale di calcio come l'Italia e una grande squadra come quella del Festival? “Credo sia molto più difficile la Nazionale di calcio. Anche perché noi siamo un po’ tutti commissari tecnici della Nazionale e quindi ci sentiamo autorizzati a commentare sostituzioni, errori e non errori. È anche un po’ vero che al Festival di Sanremo ci sentiamo un po’ tutti direttori artistici… Comunque essere tecnici della Nazionale è un compito difficile che va fatto con grande forza, carisma e idee chiare. Non mi dispiace questa Nazionale apparentemente fatta non di nomi eclatanti ma composta da gente che lavora, che produce e che in campo ci mette il cuore e l’anima. È quello che conta, nel calcio come nella vita”.
Sei appassionato di calcio e tifoso della Fiorentina. Sabato, contro la Germania, avremo come avversario Mario Gomez che a Firenze non ha certo lasciato un grande ricordo… “Non ha fatto nulla a Firenze, non vorrei che ora facesse qualcosa… Mi sembrerebbe un po’ un controsenso…".
A proposito di Fiorentina, come hai visto Bernardeschi? “È giovane, è una meravigliosa creatura ancora acerba. È un bel fiore che deve sbocciare e, anche se ha giocato solo una volta, questa avventura con la Nazionale è importante per lui, come calciatore e come uomo”.
Quando Conte è venuto al Festival ha dichiarato che il suo motto era “Si può dare di più”, Tozzi, Morandi e Ruggeri del 1987. Che canzone metteresti nella playlist per dare la scossa a questa Italia? “Un bel classicone, tipo 'Ma Il Cielo E’ Sempre Più Blu' del buon Rino Gaetano. Con la speranza che, come è stato blu a Berlino per i Mondiali, continui a essere blu anche in Francia. Oppure 'Azzurro' come il classico di Celentano”.
Dove e con chi guarderai Germania-Italia? “La vedrò con Pieraccioni e Panariello, stiamo facendo le prove per il nostro spettacolo. Credo che sia la prima volta che vediamo una partita della Nazionale insieme”.