IL PRIMO CONCERTO DI 708 giu 2024

Ave, Vasco (Rossi): i 60mila di San Siro salutano l’imperatore che è tornato

Il rocker dà il via alla serie di concerti allo stadio di Milano, considerato “casa” e la "scala del rock". Qui, quasi 34 anni fa, debuttò e scrisse la storia della musica italiana. SCALETTA & VIDEO

L’imperatore di San Siro, colui che ha scritto la storia dello stadio di Milano e della musica italiana, è tornato a "casa" per quello che lui stesso ha definito il primo dei “magnifici 7”. Stiamo ovviamente parlando di Vasco Rossi e del concerto che ha tenuto ieri sera (venerdì 7 giugno) a San Siro, da lui considerato “casa” e anche “scala del rock”, per il tour negli stadi che vede noi di Radio Italia solomusicaitaliana nelle vesti di radio ufficiale.
Stasera (sabato 8 giugno), il Blasco tornerà sul palco milanese, dove salirà per un totale di 7 volte (e di 36 in carriera). La prima volta che lo ha solcato, il 10 luglio 1990, ha fatto la storia: prima di lui, nessun artista italiano aveva riempito uno stadio intero. A quello show accorsero ben 75mila persone. Ieri sera, erano pochissimo meno: 60mila. “Tengo a ringraziare il cielo e la chitarra. La mia è un’avventura straordinaria, irripetibile, unica”, ha detto il cantante ieri sera ai giornalisti prima del live, riguardo a queste cifre stratosferiche. Tra le migliaia di fan, c’erano colleghi (Emma ed Eros Ramazzotti), celebrità varie (l’ex calciatore Alessandro Matri e la compagna Federica Nargi), famiglie con bambini, donne incinte con le pance decorate con i versi del rocker, gruppi di amici e così via.
Insomma, come ha dichiarato anche l’artista alla stampa, il suo pubblico è “variopinto”, “vivace”, “di tutte le età” e, aggiungiamo noi, è disposto a dormire in tenda pur di aggiudicarsi il posto migliore nel parterre.
Per il “primo di 7”, Vasco Rossi e la sua band (che comprende lo storico bassista Claudio Il Gallo Golinelli che ha suonato in Siamo solo noi) ha offerto uno spettacolo imperdibile, fatto di canzoni storiche (ma attuali) tutte da cantare, ma anche dei singoli più recenti. Il re del rock italiano non si è risparmiato: ha lanciato frecciatine a “tutti i farabutti che governano questo mondo” e ad alcuni politici italiani. D’altronde, alla stampa aveva anticipato che il concerto sarebbe stato “rock, duro, senza sconti per nessuno”. È stato anche, completiamo noi, molto emozionante. Prima di intonare Gli angeli, si è infatti commosso e, prima di Albachiara, ha rivolto un pensiero a chi non c'è più e che è "sempre con noi”.
Per quasi tre ore di spettacolo, l’imperatore di San Siro, insieme ai suoi musicisti, è riuscito a regalare agli spettatori gioia, felicità e spensieratezza, nonostante ciò che stia accadendo nel mondo (che, secondo l’artista, è “pieno di odio, rabbia, guerra, violenza”). Vasco Rossi ha dimostrato che la musica, specialmente la sua, è effettivamente una grande benedizione perché, usando i verbi utilizzati da lui, “unisce”, “commuove” e “convince”. La musica, soprattutto la sua, è “sostanza spirituale” perchè fa bene all’anima.
Ecco la scaletta, che si apre con tre pezzi scritti dal rocker “tanti anni fa”, ma “attualissimi”:
Blasco Rossi
Asilo Repubblic
Gli spari sopra
Gli sbagli che fai
Quanti anni hai
Come stai
Vivere senza te
Bollicine
Jenny è pazza
Sally
Domenica lunatica
 
INTERLUDIO
 
Un gran bel film
La fine del millennio
Gli angeli
Basta poco
C’è chi dice no
Medley
Rewind
Il mondo che vorrei
 
Dillo alla luna
Se ti potessi dire
Siamo solo noi
Vita spericolata
Canzone
Albachiara
 
Sempre ieri sera, Vasco Rossi ha ricevuto dal presidente della Lombardia Attilio Fontana uno speciale riconoscimento per il suo legame con San Siro. Qualche giorno fa, il sindaco di Milano Beppe Sala gli aveva consegnato la Pergamena d'Oro.